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Articolo 21 - Editoriali
Il tempo è cambiato davvero. Berlusconi al tappeto!
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di Francesco Battaglia*

Nel momento della prova suprema, il nostro pensiero va a Silvio.
A furia di evocare il cadavere del comunismo, ha finalmente portato un comunista a Sindaco della sua città.
A furia di chiedere un voto contro i magistrati, è riuscito a far eleggere un magistrato a Sindaco di Napoli.
Grazie Silvio, avanti così!
La tornata elettorale registra un netto successo di tutto il centrosinistra, dalla Sardegna alla Lombardia, dalla Campania al Friuli, da Novara a Rimini, in lungo e in largo il segnale di vittoria non era mai stato così univoco.
Ora aspettiamo di vedere quanta dignità possiede quel tale che, in tutta questa tornata elettorale ci ha replicato più volte che questo voto era importantissimo per il futuro del Paese, forse in realtà era importante solo per il suo futuro, visto peraltro alcune dichiarazioni di alcuni suoi cavalli di razza uno su tutti Ferrara, che ha subito criticato la sconfitta del PDL, additando di questa la colpa maggiore al Presidente del Consiglio che ha preso una sonora batosta.
Neanche Feltri ha usato lo scintillio verbale per fa risplendere la luce di Berlusconi come fatto negli ultimi 17 anni, cercando però suo malgrado di smussare i toni da sconfitta pesantissima a vittoria dell’astensionismo e inversione di tendenza.
Inversione di tendenza un corno, astensionismo idem, se una parte della popolazione non si reca più alle urne, lo fa perché ormai ne ha piene le scatole di vedere quest’Italia che non riesce ad uscire da questa crisi che, non è più solo economica, è soprattutto di identità nella quale non si rispecchia più.
Se la maggioranza degli elettori da tutte le parti d’Italia vota palesemente al Centrosinistra, non possiamo accettare di sentire dagli esponenti del PDL parlare di pareggio, poi è normale che entrando in rete si legge e si ascolta dalla gente normale critiche pesanti a questi soggetti.
Aspettiamo con ansia le parole del Berluscan, vedremo quanto avrà da recriminare ai singoli candidati che già dopo il primo turno sono stati bersaglio di alcune sue esternazioni non degne del capo di un Partito.
Sappia, questo singolare individuo, oggi usurpatore del palazzo, accettare la sconfitta e rassegnare le dimissioni come fece a suo tempo Massimo D’Alema, quando nel 2000 dopo la pesante sconfitta del centrosinistra alle Regionali si dimise per appunto sua diretta scesa in campo e successiva sconfitta a quella tornata elettorale.
La dignità di un parlamentare della Repubblica, sta come prima regola nel rispettare la propria, chi non ha tale dignità non dovrebbe neanche candidarsi a rappresentare il Popolo.
È proprio questo popolo il vincitore di ieri, poiché chi ha vinto ed era in piazza fino a notte fonda non erano gli eletti, ma gli elettori, come racconta la nostra immagine di repertorio.
Sappia ora questo centrosinistra dimostrare che cambiare si può e si deve, ma lo dimostri con i fatti, non con le fantomatiche parole da cui l’elettorato si è voluto liberare, prendete a cuore le sorti e risollevate le città cui gli elettori vi hanno delegato a farlo.
Se la ripresa non viene dal Governo, siate voi Sindaci a fare forza su questo affinché non venga meno alla funzione per cui è stato creato, non permettete che questo paese ammirato per millenni dal mondo intero possa fermarsi in quel processo di crescita socio economica che necessariamente deve avere.
Un appello dovuto va agli elettori, che oggi hanno delegato nuove forze a governare, ma che domani dovranno subito far sentire la propria voce e contestare se necessario i governanti, affinché svolgano il compito per il quale sono stati delegati, il primo tra tutti questi compiti è non disertare il prossimo appuntamento referendario del 12 e 13 giugno prossimo.
Quattro SI per impedire di essere sottomessi ancora.
Quattro Si per non permettere a nessuno di stabilire quanta acqua dobbiamo bere.
Quattro SI per la speranza di un futuro migliore ai nostri figli.
Quattro SI per dire al politico che mai più dovrà farsi scudo della sua carica per evadere le Leggi.

*da San Floro ( CZ)

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