di Marco Bazzoni*
In quest'Italia, troppo impegnata ad occuparsi di Berlusconi, della casta politica, di reality, di veline, calciatori, può accadere che un operaio muoia sul lavoro, che il cognato che l'aveva assunto "in nero" occulti la morte e la faccia passare per un incidente stradale, e che la maggior parte dei media nazionali non dica una sola parola sull'accaduto!
Solo La Repubblica, cronaca di Bari ne ha parlato:
http://bari.repubblica.it/cronaca/2011/07/13/news/incidente_mortale_sul_lavoro-19060006/
Poi però accade, che quando l'Inail pubblica il suo Rapporto Annuale, in cui ci annuncia che nel 2010 (stime provvisorie e non dati certi, per averli dovremo aspettare Ottobre 2011), le morti sul lavoro sono scese per la prima volta dal Dopoguerra sotto quota 1000, per essere esatti 980, i media nazionali diano ampio spazio alla notizia: i dati sulle morti sul lavoro SONO FORTEMENTE SOTTOSTIMATI.
I mezzi d'informazione avrebbero il dovere morale di parlare di queste vicende, e non dovrei essere neanche io a dirgli di farlo.
Quando ho letto questo articolo, ho provato rabbia, amarezza e disgusto per l'accaduto, e sono certo di non essere l'unico ad avere provato queste sensazioni!
Il cognato lo dovrebbero mettere in galera e buttare via la chiave.
Saluti.
*Operaio metameccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze.