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Articolo 21 - Editoriali
Il primo ottobre tocca a noi!
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di Nichi Vendola

Rivolgo un appello alle donne e agli uomini che non si rassegnano ad assistere impotenti al declino italiano, alla distruzione di vincoli sociali e democratici che rendono unita la comunita' nazionale del Paese. A questo siamo ormai giunti con la destra al governo. In un crescendo di diseguaglianze e ingiustizie sociali, di smarrimento di un ruolo e di una funzione dell’Italia dentro l’Europa e nel mondo, di pieno spossessamento dei diritti, nel campo del lavoro, dell’ambiente, del sapere, della sfera soggettiva e individuale delle persone .

La crisi economica, a lungo negata come non ci dovesse riguardare, - prosegue il leader di Sel -  si manifesta ora in tutti i suoi effetti dirompenti, disgreganti, duraturi nel tempo, tanto sulla vita delle singole persone come su quella delle istituzioni, a partire da quelle piu' prossime ai cittadini, come i tanti comuni italiani messi ormai nelle condizioni di rinunciare a programmare lo sviluppo del proprio territorio.

C’e' un paese colpito al cuore, smarrito, umiliato e offeso, intaccato ormai alla radice in quel che di più prezioso possa dirsi convinto: il senso di una speranza, di una possibilita' autentica di cambiamento, di costruzione di una prospettiva dignitosa e libera di futuro per ciascuno, a partire da quelle ragazze e quei ragazzi che si aprono al compimento stesso della loro esistenza e oggi la intravvedono densa di minaccia anziche' di possibilita'.

Occorre un’opera di rigenerazione del Paese. Non solo politica. Insieme morale, democratica, sociale e prima ancora culturale. Perche' e' proprio a partire dai capisaldi culturali con cui questa destra si e' insediata nel Paese, dal lavoro ai diritti, che ha avuto inizio e oggi giunge al piu' nefasto degli esiti possibili, lo smantellamento di una identita' comunitaria nazionale.

Occorre dare, da subito, segnali forti, credibili, mettere in campo prima possibile una proposta di alternativa. Larga, unitaria, popolare, incentrata su un’idea forte di cambiamento da presentare al Paese, mobilitando energie, risorse, intelligenze, speranze ben presenti, come si e'  visto nella recente tornata di elezioni amministrative e nell’esito stesso del voto referendario. All’epilogo della crisi politica e morale della destra, capace di trascinare nel pantano e nella rassegnazione il Paese, e' sempre piu'  urgente da parte nostra contrapporre un’accelerazione per presentare all’Italia una grande, coesa, unita, coalizione di centrosinistra, forte di una sua autonoma agenda di governo.

Attese, ritardi, divisioni, dilazioni, separatezze,  - conclude Vendola - apparirebbero insensate, incomprensibili, rispondenti a pure logiche di parte, di fronte alla primaria necessità di costruire una risposta per voltare pagina e avviare il cambiamento.  Ora tocca a noi. Vi aspetto in piazza il 1° ottobre.

Articolo21 aderisce e sarà presente in piazza il 1° ottobre, come sarà presente a tutte le manifestazioni organizzate da donne e uomini che hanno ancora a cuore la nostra Costituzione

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