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di Massimo Marnetto*
Quando ho visto il ragazzotto infilarsi il cappuccio nero, mentre ero nel corteo gli ho detto "Non fate casini, ché qui c'è gente con problemi grossi come una casa e non può passare dalla parte del torto per colpa di chi si diverte a spaccare lvetrine".
"E che devo di' a te quello che faccio..", mi ha risposto con la spavalderia di un hooligan.
Poi ho visto le vetrine rotte a Via Cavour, un'auto bruciata, una pompa di benzina distrutta; e quando sono arrivato al Colosseo, una colonna di fumo saliva da San Giovanni, con le sirene che arrivavano e tanta gente "normale" che non sapeva che fare.
Una scena da vigilia del G8.
E' lì che ho capito che i black bloc avevano scippato il corteo.
Anche la non violenza è un "bene comune" e dovremmo imparare a difenderla.
Perché chi confonde la politica con la devastazione è uno squadrista.
E non ha nulla a che fare con chi difende i propri diritti nella democrazia.
* Libertà e Giustizia di Roma
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