La Pro loco di Treviso, gente paciosa, curiosa, mai sopra le righe: una Pro loco, insomma. Ha pensato male di assegnare il premio Tarvisium a Marco Paolini. D'altronde: voi ne conoscete altri di autori teatrali trevigiani? E così Paolini, bellunese di nascita ma cresciuto a Treviso sin dalle elementari, ha ricevuto questo premio da Pro loco e assessore alla cultura, la forzista Letizia Ortica. Una signora molto tranquilla che, nel suo discorso di prammatica, ha "osato" dire: "Caro Paolini, riallacci i suoi rapporti con Treviso, l'aspettiamo". Punto.

Il vicesindaco leghista Giancarlo Gentilini (vice solo perchè al terzo mandato ha dovuto riporre la stella d'oro di sceriffo per quella d'argento) ha estratto la colt urlando in mezzo all'androne del municipio: "E chi xè 'sta Ortica?", ponendo il veto: "Niet" a Paolini, vivo o morto.

La storia, riportata dal quitodiano "La Tribuna" ha sollevato un'ondata di proteste da parte di gente comune che, nelle ricostruzioni del Veneto immaginate da Paolini, riconosce il deserto sociale in cui si sta trasformando la regione.

Prima Gianantonio Stella, poi il musicista Mario Brunello, quindi il poeta Andrea Zanzotto ("Inqualificabile rifiutarlo: è teatro libero") e il premio Nobel Dario Fo ("Così l'arroganza del potere nega la libertà") si sono schierati contro l'ultima censura di Gentilini. Ma lo sdegno vero è stato liberato dal forum online organizzato dalla Tribuna di Treviso (www.tribunatreviso.it): migliaia di lettori hanno seriamente chiesto al sindaco di ripensarci: "abbiamo toccato il fondo", "l'intelligenza crea sapere, l'ignoranza crea divieti", "Mi aspetto il Minculpop", le frasi lasciate nel forum.

Resta un problema: il "caso" Gentilini-Paolini non è altro che una microscopica replica di tante altre defenestrazioni televisive. Do you remember Biagi, Santoro o Luttazzi? Quindi: perchè meravigliarsi?