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Articolo 21 - Editoriali
SuperMario e Mr. Wolf
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di Andrea Alicandro*

"Sono Monti risolvo problemi".  Mario Monti come Mr. Wolf, il mitico problem- solver di Pulp Fiction. Il personaggio di Quentin Tarantino faceva sparire cadaveri, il prof della Bocconi deve resuscitare l'Italia e salvarla dal default. Entrambi entrano nelle case, Mr Wolf dalla porta, Mr Monti dal piccolo schermo. E solo nei programmi di qualità, come ospite unico. L'attuale premier sa comunicare. Ha saputo sfruttare molto bene l'immagine di salvatore della patria che i media gli avevano ritagliato già prima della sua investitura.

Va spesso in televisione, non si sottrae ad alcuna domanda, sottolinea sempre la sua distanza dalla politica per sfruttare la mancanza di fiducia dei cittadini nei partiti, parla in modo distaccato, come se essere capo del governo fosse
>solo un fastidioso e gravoso intermezzo. Solo nell'ultimo mese è stato ospite del tg1 e dei principali salotti televisivi: Che tempo che fa, in mezz'ora, Otto e Mezzo. Un presenzialista mica da poco...

Pur con lo stesso stile distaccato e algido, utilizza un registro linguistico differente a seconda del target. Se parla da Fazio in prima serata su Rai 3, oppure dall'Annunziata o su La7 dalla Gruber usa termini come ‘tabù', ‘roccaforti', ‘lotta', ma se parla a Radio Vaticana la lotta all'evasione diventa ‘pane avvelenato ai figli'. Usa le parole sapientemente, calibrando l'uso delle perifrasi.

Fa qualche battuta e soprattutto tira fior di bastonate, ma lo fa all'inglese (questa rubrica rifiuta di utilizzare il termine ‘sobrio' perché non se ne può più), come se la cosa non lo riguardasse. Uno stile che sembra, per il momento, ancora piacere all'opinione pubblica. Il gradimento di Monti, infatti, seppur in calo rispetto a dicembre, si attesta ancora tra il
50% e il 60% secondo i sondaggi delle ultime settimane.

Dopo il ventennio delle promesse e degli spot, gli italiani cercano la competenza e la preparazione. E soprattutto una guida in tempi d'incertezza. Ma così sembrano abdicare ai principi cardine della democrazia: la rappresentanza e la partecipazione. Un problema politico speculare a quello mediatico, dove i rischi principali sono il pensiero unico e la mancanza di pluralismo.

* dagli altrionline.it

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