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Articolo 21 - Editoriali
Se va in onda il Gattopardo: consigli al ''Professore'' per gli acquisti..
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di Giuliano Santelli

Eâ?? uno sport molto praticato in Italia, quello del â??gattopardismoâ?, del salto alla diligenza del vincitore, del trasformismo. E in RAI, come alcuni acuti osservatori hanno anche di recente sostenuto, è il sintomo primario e in anticipo sul resto del paese di come andranno i cambiamenti sia a livello elettorale sia a livello dei futuri cambi di casacca, di chi già riscrive il proprio curriculum politico-professionale, pur di restare sempre a galla.

Nellâ??azienda di Viale Mazzini, tra giornalisti e dirigenti câ??è un â??ventre molleâ? formato da circa 350/400 â??gattopardiniâ? che stanno già scalpitando: dalle figure più note a quelle più oscure, ma che negli ultimi tredici anni ( dal tempo dei â??professoriâ? allâ??attuale governo monocolore berlusconiano), sono riuscite a cavalcare lâ??onda dei ribaltoni ai vertici del CDA, riuscendo sempre a conquistare qualche gradino, fino a diventare capiredattori, vicedirettori, direttori giornalisti oppure capi e sottocapi di qualche struttura di rete o di direzione di Staff presso Viale Mazzini.

Si tratta di un â??ventre molleâ? che annusa lâ??aria che tira con la sagacia e la pervicacia di un cane da tartufo, che recita la parte dellâ??emarginato da sempre, per poi scoprorsi il più fervido paladino del vincitore di turno.

Storicamente sono gli â??orfaniâ? del craxismo e del CAF, ex-socialisti ed ex-democristiani che sono passati tra le fila di Forza Italia, UDC e AN, ma negli ultimi cinque anni a questa schiera di â??gattopardiniâ? si sono aggiunti anche gli ex-PCI autodefinitisi â??riformistiâ?, quelli che con Velardi al top del comando con Dâ??Alema presidente del consiglio furono premiati più per la loro fedeltà che per le loro capacità professionali.

Sarà quindi difficile per il â??Professoreâ? e i nuovi vertici dellâ??Unione distinguere tra la messe dorata del grano e la zizzania mistificatoria, quando verrà rinnovato il CDA della RAI, quando ci sarà bisogno di far ritornare ai loro posti più di 200 professionisti emarginati ai livelli medio-alti dallâ??azienda, molti dei quali senza tessera, ma con una forte coscienza aziendalista.

Ma rispetto alle passate edizioni del â??salto alla diligenzaâ?, questa volta sarà molto pericoloso se i vertici dellâ??Unione e, in primis il â??Professoreâ?, si lasceranno irretire dal drappello dei â??gattopardiniâ?.

Non è più come una volta in RAI! I danni prodotti dal berlusconismo e da una stagione dissennata di gestione del personale e delle risorse, provocata da una strumentale e distorta applicazione del principio del maggioritario, hanno creato malumori,frustrazioni e sensi di rivalsa, che nessuna stagione del tipo â??mettiamo una pietra sul passatoâ?, potrà più cancellare.

Caro Professore, e per lei i tanti consiglieri politici dellâ??Unione che potrebbero mostrarsi sensibili ai richiami delle â??sirene gattopardescheâ?, sia tetragono come dimostrano le sue posizioni nei confronti del governo e delle richieste di â??inciucio politicoâ?, di quanti le chiedono di mostrarsi disponibile a soccorrere il governo che sta affogando nel crack finanziario e nella recessione economico.

Oggi, più che mai, in RAI è necessaria la fermezza e il rispetto dellâ??autonomia dei professionisti che ci lavorano da tanti anni. Il cambio di casacca è legittimo quando avviene nel segreto dellâ??urna!

Sul posto di lavoro, specie in unâ??azienda che deve riconquistare la sua indipendenza, sviluppare nuove forme di qualità e di lavoro, risalire la china, è opportuno invece che i professionisti tutti ( dai livelli più bassi della gerarchia fino ai vertici dirigenziali) siano vagliati per le loro capacità e per la loro rettitudine, oltre che per il loro attaccamento allâ??azienda, vissuta anche in prima persona con prese di posizioni pubbliche, spesso censurate o perseguite dagli attuali â??pretorianiâ? di Berlusconi.

Altrimenti, sarà il paese intero a non capire e a voltarci le spalle. E rischieremo così di dire addio anche ad unâ??eventuale, quanto auspicabile, vittoria, che pure tutti gli analisti prevedono per lâ??Unione alle prossime elezioni politiche!

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