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Articolo 21 - Editoriali
Regaliamo Veltroni alla destra
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di Andrea Alicandro*

Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. La storia recente insegna: rincorrere la destra sui suoi temi è una scelta elettoralmente e mediaticamente sbagliata. E’ accaduto nelle elezioni del 2001, quando, ai mega-cartelloni 6x3 di Berlusconi, il centrosinistra contrappose il faccione di Rutelli di identiche dimensioni. Stesso stile, stessi slogan. Solo che, essendosi mosso con largo anticipo, i cartelloni del Cavaliere erano molto più numerosi, meglio posizionati e più efficaci perché frutto di un’ottima campagna di marketing. Fu lui a imporre il tema sicurezza in campagna elettorale e il centrosinistra, anche allora, abboccò. E perse perché risultò meno credibile. E’ chiaro che tra l’originale e una copia sbiadita, l’elettore sceglie il primo. Avvenne anche nel 2008, quando Veltroni, dopo l‘omicidio Reggiani nell’ottobre 2007,  sollevò e impose il tema sicurezza nel centrosinistra, prevedendo la fine di Prodi e pensando di giocare d’anticipo. L’effetto fu spaccare la coalizione di governo e rafforzare gli avversari. Pietosi effetti sull’opinione pubblica ebbero le ordinanze contro i lavavetri dei sindaci di centrosinistra. Parlavano di sicurezza, ottennero pelle di daino. E nessun voto in più. La cosiddetta emergenza sicurezza fu costruita mediaticamente da tv e giornali di Berlusconi, scatenati alla ricerca di ogni episodio, anche minimo, che alimentasse un clima di perenne allarme. Dopo la sua elezione sparì dagli schermi e dalle pagine dei giornali. Ora si spara di più, ma non esiste emergenza mediatica nazionale. Pdl e Lega hanno vinto per anni puntando sui loro temi. Due in particolare: sicurezza e immigrazione. Oggi il tema ‘lavoro’ è fondamentale e maggioritario e se, persino su questo, il Pd e il centrosinistra rinunceranno a imporre la propria agenda mediatica, andando a rimorchio delle ricette liberiste del governo Monti e della destra, perderanno ancora. Le campagne elettorali dimostrano che la subalternità non paga: è più credibile chi ha una propria visione di società e, soprattutto, la sa spiegare bene. Veltroni, che di sconfitte ha una certa esperienza, sbaglia: il problema, anche di comunicazione, non è, come dice lui,‘regalare Monti alla destra’, ma proprio il contrario: non regalare l’Italia alla destra. Di nuovo.

Pubblicato sul settimanale Gli Altri

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