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Articolo 21 - Editoriali
Alcuni stralci dall'assemblea
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di redazione

L'intervento e la proposta di Loris Mazzetti
“Vorrei che l'assemblea di Articolo21 facesse propria la proposta del ritorno della trasmissione Vieni via con me in Rai, trovo che sia vergognoso averla regalata a la7 invece che alla Rai...”
Si sofferma quindi a parlare dell'anomalia della Rai che “dovrebbe essere sottratta al Tesoro...” per segnalare poi un'altra anomalia italiana: “la televisione - dice- è contemporaneamente editore ed elettricista, crea i contenuti e irradia il proprio segnale, è un'aberrazione giuridica che va sottoposta la legislatore...”
Così Loris Mazzetti, tra i primi interventi all'Assemblea di Articolo21 lancia la sua proposta seguita dalla lettura ella lettera che Roberto Saviano ha inviato per l'occasione...

La relazione del portavoce all'assemblea

“ Ipotesi di governo di unità nazionale? Assolutamente no” Apre così la sua relazione introduttiva con i punti che verranno affrontati, Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21. “Non parteciperemo in alcun modo ad una cosa del genere e sarebbe impossibile pensare ad una forma di collaborazione con il partito del conflitto di interesse...”
Passa quindi ad enucleare i temi che verranno affrontati nel corso dell'assemblea, tra cui: “... è ipotizzabile- dichiara Giulietti- pensare di promuovere un'assemblea europea che si occupi per la prima volta di libertà di espressione, in senso lato, e che coinvolga anche il mondo del cinema, dello spettacolo, la libertà della rete...”
“ A questo proposito- propone il portavoce nella relazione- sarebbe auspicabile che l'associazione si facesse promotrice di una decisa azione da portare poi in Europa contro i pericoli, vedi ACTA, che incombono sulla libertà della rete.”
Altra campagna esposta all'assemblea l'accoglimento della campagna di raccolta firme per la legge di iniziativa popolare europea per una direttiva antitrust.
Segue poi una delle battaglie cardine di Articolo21: “ Scriveremo una lettera aperta a Monti attraverso la quale chiederemo che ci porti in Europa favorendo la vera libertà dei media, abbattendo finalmente il conflitto di interesse.”
I temi elencati e che verranno affrontai verteranno anche su nomina dell'Authority di garanzia per le comunicazioni, asta elle frequenze, governance Rai su cui, ricorda Giulietti: “ ci sono già delle proposte di legge in campo per noi molto valide, come De Zulueta e Zaccaria”.
A conclusione viene rilanciata una delle campagne che Articolo21 insieme ad altre associazioni ha abbracciato a pieno: “ Ti illumino di più” ovvero riportare alla luce i temi ignorati e dimenticati dai media.

Zaccaria su Governance Rai

Una governance per la Rai che venga gestita dal basso, questa in sintesi la proposta di legge dell'On Zaccaria illustrata nel corso dell'assemblea di Articolo21. “Partendo a due semplici domande- spiega Zaccaria- ovvero cos'è servizio pubblico e perchè bisogna pagare il canone ecco la proposta: pago il canone perchè contribuisco a decidere, attraverso l'elezione di 50 garanti.”
Questa in sintesi la proposta di legge depositata.

Interviene il direttore de l'Unità
Si parte dalla campagna Io sto con L'unità in seguito al grave episodio per cui il giornale è stato eliminato dalle bacheche degli stabilimenti Magnate Marelli. Un vulnus alla libertà di informazione. “Io sono un militante di Articolo21” ha sostenuto Sardo.

Lelio Grassucci Mediacoop
Riporta l'attenzione sui fondi tagliati all'editoria.  "Ci sono tante tv, la metà di quelle locali destinate alla scomparsa".
"I fondi che ci sono- sostiene Grassucci- devono essere utilizzati in maniera corretta non possiamo continuare a sotenere testate che non vendiono neanche una copia!"  E ancora: " C'è un testo di legge che abbiamo proposto ai parlamentari e che attende di essere esaminato".

Intervento di Sandro Cardulli
“Che vita democratica c'è all'interno delle redazioni?” Questa la domanda che Cardulli, come giornalista, pone all'assemblea. “ La libertà di informazione, sottolinea, passa attraverso la democrazia del lavoro.” Altra questione secondo Cardulli riguarda il cinismo che tocca il mondo del giornalismo: “ Non esistono più le persone, ridotte ormai a numeri, dovremmo ormai riuscire a tornare alle persone.”

Raffaella Cosentino presenta la campagna LasciateCientrare
Uno dei tanti temi oscurati quello legato al mondo dell'immigrazione e dei Cie finora vietati, ma ancora non completamente libero. Situazioni su cui come dimostra il comunicato pubblicato sul sito , c'è ancora una pessima informazione.


SABATO 3 MARZO

Si parte con la presentazione della nuova veste grafica del sito di Articolo21.
Una nuova veste grafica per festeggiare i 10 anni.
Tra i primi interventi quelli di Filippo Vendemmiati e Paolo Boldrini direttore de la Nuova Ferrara sotto processo per diffamazione insieme ad altri giornalisti e alla madre di Federico Aldrovandi. Vicenda che avevamo raccontato anche su questo sito.
http://www.articolo21.org/4923/notizia/caso-aldrovandi-patrizia-moretti-e-tre.html

Di Corinto e Scorza intervengono su libertà della rete
Perchè è importante difendere libertà della rete? Arturo di Corinto espone i motivi per cui la libertà della rete è ormai irrinunciabile e anzi va difesa e tutelata, nella misura in cui rappresenta un modo diverso e plurale di fare informazione. Le leggi che vengono proposte di volta in volta, sottolinea di Corinto, sono nella maggior parte fotocopie di quanto proposto negli USA.
Libertà di informazione attraverso la rete non significa abolire diritto d'autore, sottolinea ancora Guido Scorza.
“Ci si scaglia tanto contro la rete ma si dimentica- dice Guido Scorza subito dopo-  che la Rai per prima non sta pagando il diritto d'autore.”
Innanzitutto, sottolinea Scorza bisogna distinguere tra diritto d'autore e diritto di editore. “Perché troppe volte è vera la seconda”.
L'unico soggetto che deve stabilire se un contenuto va rimosso o meno, dice ancora, dovrebbe essere un giudice.

Caso Formigli-Fiat. Interviene Formigli
La denuncia: “I consulenti tecnici scelti dal giudice di Torino- denuncia il giornalista- sono in netto conflitto di interesse perchè gli istituti di riferimento a cui fanno capo sarebbero direttamente finanziati alla Fiat.”

Premi Giuntella per la libertà di informazione
"Un riconoscimento ad una madre che chiede giustizia per il figlio che  non c'è più. Ad una donna che con la sua tenacia quotidiana mette con  le spalle al muro chiunque pensi ancora che si possa parlare di “morti  bianche”. Graziella Marota che dal 20 giugno 2006 (giorno nel quale è  morto il figlio Andrea di soli  23 anni) denuncia e infrange  il muro  del silenzio dietro al quale vengono sepolti gli incidenti sul lavoro. 
Morire lavorando: una grande ingiustizia paragonabile a quella di  sapere che i colpevoli rimangono impuniti." Queste le motivazioni dell'assegnazione del premio Giuntella per la libertà di informazione a Graziella Marota madre di andrea Gagfliardoni avvenuta oggi nel corso dell'assemblea nazionale di Articolo21.
Graziellla Marota è anche tra le firmatarie dell'appello al presidente Monti per l'abrogazione della norma che cancella i controlli per la sicurezza sul lavoro, nello specifico l'art. 14 del decreto semplificazioni (DL 5/2012), quella che cancella di fatto i controlli sulla sicurezza, da oggi pubblicato sul sito www.articolo21.org.
“La mia partecipazione all'assemblea è doverosa .” Scrive Graziella Marota sul sito di Articolo21... “Un grazie ad Articolo 21 da parte di Andrea e di tutti quei lavoratori che ogni giorno perdono la vita per la mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro, per l'impegno costante e quotidiano nel trattare questo argomento molto "scomodo" e di poco interesse. Infatti dopo la morte,in genere,quasi per tutti, questi eroi diventano un numero insignificante su una lista infinita e che nessuno porta agli onori della cronaca, diventano un trafiletto in terza pagina che nessuno si curerà di capire o di spiegare. Grazie dal profondo del cuore.”

Premio Giuntella a Silvano Lancini l'imprenditore di Adro

“Per aver garantito i pasti ai bambini della scuola di Adro e per aver  deciso di metterci la faccia.  Per il loro costante impegno civile nel promuove iniziative di  sostegno a chi, anche dopo che si sono spenti i riflettori  dell’informazione, continua ad avere bisogno. Per aver spezzato il muro  di omertà e di  paura consapevoli  che questo, a tutti loro, sarebbe 
costato in termini di diffamazione e minacce. Un premio per chi ha  portato scandalo scrivendo e pubblicando  una lettera intitolata  “Dignità” che in un passaggio diceva: “Voglio urlare che non ci sto.  Ma per non urlare e basta ho deciso di fare un gesto che vorrà dire  poco, ma vuole tentare di svegliare la coscienza dei miei  compaesani…ho deciso di rilevare il debito dei genitori che non pagano”. Queste le motivazioni dell'assegnazione del premio.

Premio speciale alla carriera è andato infine ad Albino Longhi.
Con le seguenti motivazioni: “ Tre volte direttore del Tg1, vice direttore generale della Rai. Un giornalista che vuole bene all’azienda di servizio pubblico. Ma il premio ad Albino Longhi non è solo al curriculum professionale ma alle sue doti umane e alla sua autonomia. Dopo il lancio dei missili libici su Lampedusa, Enzo Biagi intervistò Gheddafi per Linea Diretta. Biagio Agnes, direttore generale, su quell’intervista pose il veto. Con autonomia editoriale Albino la mandò in onda comunque. Come direttore ha fatto gioco di squadra, utilizzando e motivando tutti, dal giornalista precario all’inviato di punta. Nella sua prima direzione al Tg1 pose la cronaca come elemento centrale del Tg, riducendo le pagine politiche.
Suo capocronista era Roberto Morrione. Oggi il suo impegno a sostegno del giornalismo di inchiesta prosegue, da presidente del Premio giornalistico dedicato proprio al suo capo cronista."

Intervento Nino Rizzo Nervo
“Sulla Rai sono convinto sia necessaria la decretazione d'urgenza” così Nino Rizzo Nervo durante il suo intervento. “Bisogna fermarsi e chiedersi oggi cos'è servizio pubblico oggi e con quali fondi viene finanziato?” Quindi una legge che chiarisca finalmente quale sia la sua strutturazione interna, come vengono effettuate le nomine e soprattutto con quali criteri. “ L'unico criterio che dovrebbe funzionare dovrebbe essere la competenza della persona scelta”.

Intervento Flavio Lotti campagna Ti illumino di più
Flavio Lotti rilancia nel suo intervento la campagna Ti illumino di più partendo alla chiusura delle sedi di corrispondenza estera della Rai. “ Come andare avanti su questa battaglia?” chiede Lotti.
Secondo Rizzo Nervo che risponde dalla platea “Le sedi estere non verranno tagliate”.
Altro capitolo è dedicato alle spese militari sulle quali continua a esserci scarsa informazione, come nel caso degli F35.

Intervento Ilaria Cucchi e casi oscurati

“Non abbandonateci, senza di voi non andiamo a nessuna parte” questo l'appello rivolto da Ilaria Cucchi alla platea di Articolo21 nel corso dell'assemblea. Ilaria Cucchi ricorda il processo per la morte di Aldo Bainzino e il caso di Giuseppe Uva. “ Una vicenda pressochè oscurata- afferma il portavoce di Articolo21- ed entra a pieno titolo nell'ambito della campagna  ti illumino di più.”

Intervento di Alberto Fabiani e Marco Quaranta
“La Rai deve diventare un bene comune e su questo è necessaria una campagna di sensibilizzazione nei confronti dell'opinione pubblica.” Un primo appuntamento sarà la manifestazione pubblica promossa da MoveOn per il 23 marzo nell'ambito della campagna Riprendiamoci la Rai.
Altro appuntamento sarà il 28 marzo quando il Cda dell'azienda finirà il proprio mandato.
Marco Quaranta di MoveOn Italia spiega il senso dell'iniziativa e denuncia: “ E' vergognoso vedere il giovedì al posto della trasmissione di Santoro una cosa come l'Isola dei Famosi fatta in un'isola vicino l'Honduras dove a pochi km vengono violati i più elementari diritti umani e questo è completamente ignorato dal servizio pubblico.”

Intervento Santo della Volpe e Roberto Natale
Santo della Volpe riporta l'attenzione sulla responsabilità dei giornalisti e la necessità di raccordare nuovi media e giornalismo tradizionale e ricorda l'appuntamento per la giornata della memoria di Libera il 17 marzo a Genova.

Roberto Ntale nell'intervento finale riepiloga alcuni dei temi e campagne affrontate. Dalla questione dei conflitti di interesse che gravano anche sul mondo dell'editoria, alla proposta di legge europea, ai problemi legati al mondo del lavoro, giornalistico e non solo, il tema dei Cie, la Carta di Roma, e poi la spinosa questione Rai. 

 

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