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Articolo 21 - Editoriali
L??illusione pallonara del Milan e quella politica di Berlusca
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di S.P.Q.R.

Nemesi storica per il Milan stellare di Berlusconi. A 24 anni dalla finale di Coppa dei campioni persa maldestramente ai rigori dalla Roma contro il Liverpool, davanti ai tifosi di casa dell??Olimpico, anche il Milan è riuscito a fare harakiri contro i ??reds?, i rappresentanti in calzoncini dei portuali del più importante porto inglese, nonché una delle città più laburiste del regno di Sua Maestà britannica. E?? proprio vero che ??contro i rossi comunisti non sempre si può vincere?, a meno che non arrivino le truppe alleate dell??amico Bush!

Diamo atto, comunque, all??implume Galliani e al suo datore di lavoro, il reimpiantato peluriosetto Berlusca, di aver perso con onore, imponendo al pur bravo ed onesto allenatore Ancelotti una squadra e un modulo di gioco suicida, quanto meno nel secondo tempo, dopo che si stava sul 3 a 0 e alcuni campioni rossoneri mostravano ormai di avere la lingua penzolante  e le gambe molli.

Da lassù, nei Campi elisi, il grande Giuanin Brera, giocando a scopone con ??paron? Nereo Rocco ( indimenticabile e mitico allenatore del Milan stellare degli anni Sessanta), avrà sicuramente smoccolato e scagliato la pipa spenta contro il megaschermo al plasma, invocando la divina Eupalla perché portasse qualche granello di intelligenza tattica al mister Ancelotti: ??quando si vince 3 a 0, tutti chiusi dietro, una punta sola e via a calciare la palla alla viva il parroco. Difesa ruvida e poi lanci lunghi a pedalare!?.

Ma la filosofia ??sparagnina?, italica, che ha fatto vincere tanti trofei, che ha spesso contrassegnato anche le tappe del successo di allenatori dal ??calcio totale o bailato?, come Sacchi e Capello ( vedere come ha vinto quest??anno il campionato con la Juve!), non è farina del sacco del duo ??stellare? Galliani-Berlusca.

E così, la squadra che ha meglio giocato in Campionato e in Champions League, ha perso ai rigori malamente come la Roma di Liedholm (altra icona milanista), Falcao e Conti, contro quel Liverpool che ha praticato nel proprio campionato inglese e nella Champions un calcio sparagnino o meglio, come direbbe sempre il ??divin? Brera, ??un calcio operaio?. I rudi e mai domi portuali di Liverpool hanno dato una bella lezione di stile e di etica pallonara ai più quotati e strapagati e coccolati colleghi ??diavoletti? milanisti.

La parabola del Milan di questa stagione in qualche modo si può giustapporre alla parabola politica di Sua Emittenza il Cavalier Berlusconi.

Partito con il turbo, candidato a fare sfracelli delle sue rivali in Italia e in Europa, il Milan ha fatto prima sognare i suoi tifosi e gli italiani amanti del bel calcio, per poi tradirli ?? a cinque metri dalla meta?, perdendo nel giro di una settimana Campionato e Coppa dei campioni ( ci piace chiamarla ancora così, con un vezzo retrò!). Anche il suo padre-padrone-allenatore in prima, Berlusca, aveva promesso mari e monti, miracoli e ricette fantasmagoriche per dare agli italiani creduloni, che gli avevano dato il loro voto dissennato nel 2001, un futuro roseo, fatto di ??ricchi premi e cotillons, grandi fratelli mediatici, tante gnocche e niente tasse?. Il paese del Bengodi a portata di tubo catodico, magari in digitale terrestre ( ??tanto ci guadagno sempre mi!?,si sarà detto sprofondato nei salotti ovattati di Palazzo Grazioli)!

Ma ecco  i ??comunisti,vestiti di rosso, alleati dei poteri forti e aiutati da una centrale occulta mediatico-giudiziaria? a mettersi di traverso, a rovinargli il sogno: il centrosinistra vince alle prime amministrative del 2003, alle europee del 2004, alle suppletive delle Camere, e alle regionali del 2005.

Eppure tra loro, quelli del centrosinistra sono sempre in lite (alcuni osservatori ??cerchiobottisti? sparsi tra il Corriere, il Riformista, il Foglio, la Stampa e la Repubblica fanno sfoggio di lezioni ai prodiani e agli ulivisti, accusati di essere più antiberlusconiani che riformisti!), tessono la tela unitaria di giorno e, come una Penelope instancabile, la disfano di notte, legati a sogni di egemonie di altri tempi e a mitici ritorni di una ??balena bianca? che ormai è scomparsa, inabissata, come ai tempi di Moby Dick, quando la fantasia preveggente di Melville la fece scomparire con  il vascello e tutto l??equipaggio in delirio.

Un Berlusconi così tetro e nero non lo avevamo mai visto. Oggi, durante l??Assemblea generale di Confindustria, tenuta in una mega-sala dell??Auditorium di Roma (a dispetto della crisi economico-finanziaria del paese, così drasticamente punteggiata dal suo leader Montezemolo), era visibilmente ??incazzato?, con la voce roca e i modi bruschi, spiccioli, tanto da salire di malavoglia sul palco, stringere frettolosamente qualche mano di pochi esponenti confindustriali e parlare per meno di un minuto, per dire ovvietà e implorare un appello a ??stringersi tutti insieme per superare la difficile situazione e farcela ancora una volta?.

Nessuno dei quasi tre mila ospiti ha raccolto il grido di dolore del ??Primo imprenditore d??Italia?, tutti se ne sono andati frettolosamente senza fare la ??ola? come l??anno scorso, quando si dovettero sorbire una lunga arringa da venditore dei tappeti del Cavalier Berlusca, tutto intento ad oscurare il neo-astro nascente dell??opposizione imprenditorial-politica,

guidata dal bello e aitante Montezemolo, l??erede naturale del mitico Avvocato Agnelli.

Nell??84, la Roma perdeva ai rigori con il Liverpool, il Milan navigava in brutte acque e la RAI viveva i primi insidiosi attacchi  del Biscione, che grazie al primo Decreto fermamente voluto dall??amico e sodale Craxi ( ripresentato poi nel 1985) diventava l??unico vero competitor del servizio pubblico e si minava il mercato dei media in Italia, che usciva mortificata dallo scandalo P2 ( a proposito che fine ha fatto la tessera da ??libero muratore?, fratel Berlusconi?).

La parabola calcistica del Milan e quella politica del suo padre-padrone Berlusconi sono speculari: prima promettono tanto, fanno sognare e poi, come in un brutto risveglio dal sogno stellare, ti fanno precipitare nell??abisso.

Ne prendano atto i signori del centrosinistra. Chissà quanti voti perderà il Cavaliere tra le famiglie dei suoi tifosi alle prossime elezioni!

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