Roberta Gisotti - a suo tempo una delle fondatrici di Megachip Associazione - è una combattente tenace. A lei dobbiamo tutti il merito dell'offensiva sferrata due anni fa contro Auditel, con il libro "La Favola dell'Auditel", che uscì con una mia prefazione di completo sostegno. Megachip, l'associazione che presiedo, ha fatto di questa battaglia la propria battaglia.
Giulio Gargia , autore di un altro volume sul tema, "L'arbitro è il venduto", insieme a Giampiero Orsello, che ha organizzato un co n vegno interamente dedicato al tema dei guasti prodotti da Auditel e dai suoi adoratori interessati - entrambi membri di Megachip Associazione -  sono stati protagonisti di questa battaglia ¸ che ha avuto una tappa importante  nella nostra campagna " Basta Auditel", che ha favorito il venir fuori delle "famiglie campione", le quali hanno dimostrato concretamente l'inattendibilità delle rilevazioni così condotte...

Il sito Megachip-Democrazia nella comunicazione ospita da due anni, consecutivamente, sulla sua home page una rubrica dedicata specificamente alla campagna contro Auditel. 

Senza alcun dubbio, quindi, noi condividiamo spirito e lettera dell'esposto che Roberta Gisotti ha inviato al nuovo presidente dell'Autorità di Garanzia delle comunicazioni, Corrado Calabrò.

Noi pensiamo - insieme ad Articolo 21 - che sia giunto il momento di affrontare pubblicamente, con la decisione necessaria, una questione cruciale come quella della rilevazione degli ascolti radio-televisivi. Bisogna riportare al riparo della legge l'intera materia, che in questi anni è stata trattata come una giungla, tra violazioni delle norme, truffe e inganni di ogni tipo, che hanno favorito il duopolio televisivo e l'abbattimento della qualità dei contenuti della comunicazione. In questo paese più che in tutti gli altri paesi europei. 

Si tratta non solo di questione d'interesse nazionale, ma di un problema primario per la democrazia in Italia, poichè l'inquinamento - di cui Auditel è stato ed è principale strumento - venga eliminato.