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Articolo 21 - Editoriali
Per una vera riforma della Distribuzione. Per un accordo giusto
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di Ermanno Anselmi

*Segretario Generale SINAGI affiliato SLC-CGIL

â??â?¦ Dobbiamo avere il coraggio di dire basta! Basta a quella sensazione che coglie il rivenditore quando riceve i contenitori delle pubblicazioni, di essere derubato, basta a tutte quelle giustificazioni assurde che sentiamo a scusa per rimediare allâ??errore scoperto, basta alle complicazioni generate da tre aliquote di defiscalizzazione combinate con due sconti delle pubblicazioni, basta alle miriadi interpretazioni ad hoc dellâ??Accordo Nazionale che danno tantissime distribuzioni locali.
Ã? impensabile, dopo due anni dallâ??inizio delle trattative, dopo innumerevoli incontri formali o informali, dopo altrettanti tentativi per addivenire a soluzioni soddisfacenti fra le parti, sentirsi sempre rispondere che non esiste alcuna possibilità di recupero di reddito per i rivenditori.

Proponiamo ai sindacati una grande giornata nazionale di mobilitazione dei giornalai, per un contratto giusto, per i nostri giusti diritti. Una giornata di chiusura nazionale delle edicole almeno al pomeriggio per dar modo di partecipare ad una grande assemblea nazionale a Roma, una vera e propria manifestazione dei giornalai rivolta a tutto il mondo della comunicazione, al parlamento, alla società civile.â?
Questo lo stralcio preso dalla relazione introduttiva.

Abbiamo gridato quattro volte basta a Montesilvano al nostro VIII Congresso Nazionale, davanti a tutto il mondo degli Editori invitati, dalla Fieg allâ??Anadis ai distributori Nazionali e davanti anche agli altri sindacati di categoria.
Era un grido che per troppo tempo era stato ricacciato in gola da noi stessi, rappresentanti sindacali, ai giornalai riuniti nelle assemblee, nel vano tentativo di far prevalere le ragioni della dialettica su continue chiusure della Fieg che da una parte ci chiede rinunce e allâ??altra fideiussioni e spese per informatizzare la rete.
Si apre così un nuovo percorso per la fase della contrattazione, che inizia dalla manifestazione di Roma del prossimo 4 maggio allâ??Auditorium, che dovrà passare attraverso lâ??apertura di un terzo tavolo, quello istituzionale, quello della Presidenza del Consiglio, e concludersi con la firma di un vero Accordo dove le tutte parti sociali impegnate nel processo di distribuzione e vendita del prodotto editoriale dovranno garantire di fronte al Governo il rispetto degli impegni concordati ed assunti.

Potremmo così porre le basi per un definitivo assetto legislativo che inquadri realmente le esigenze della rete di vendita e della distribuzione della stampa in unâ??ottica di garanzia sia per tutte le parti sociali, sia â?? soprattutto â?? per una vera tutela del pluralismo dellâ??informazione in tutti i suoi aspetti: per la piccola e media editoria, come per tutto il processo distributivo e di vendita.
Quello che abbiamo approvato al Congresso è un altro percorso in salita, è una sfida nuova per tutti, è il taglio con il â??consociativismoâ? tra editori, rivenditori, e distributori, è la strada maestra per la definizione di regole certe, semplici, ma, soprattutto, è lâ??unica per dare la vera pari dignità ai rivenditori di giornali.
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