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Articolo 21 - Editoriali
Italiani Vergogna! Io mi vergogno di essere una donna italiana
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di Maddalena Piccolo*

*Presidente dellâ??Associazione lâ??Altrainformazione

Scrivo anche a nome dellâ??Associazione lâ??Altrainformazione di Bologna, alle ore 15 del 13 Giugno 2005, quando il tempo utile per votare il referendum sullâ??abrogazione di alcuni punti particolarmente oscurantisti della legge 40 è ormai trascorso.

I dati indicano che lâ??affluenza è stata ancora più scarsa di quanto non si sia verificato negli ultimi dieci anni, quando nessuno degli innumerevoli referendum proposti ha raggiunto il quorum richiesto.

In questa particolare occasione la Chiesa Cattolica è scesa in campo con una invasività che non trova riscontro se non allâ??epoca dei referendum sul divorzio e sullâ??aborto, o addirittura dai tempi delle elezioni del â??48, avvalendosi delle cospicue disponibilità (derivanti tra lâ??altro dallâ??8 per mille che generosamente gli italiani concedono in via preferenziale alla Chiesa Cattolica) impiegate non in opere di bene, ma per promuovere in tutte le chiese la propaganda di un comitato che invitava i cittadini allâ??astensione.

Il tutto in violazione della legalità :  il Testo Unico delle leggi elettorali punisce con la reclusione da tre mesi a sei anni i pubblici ufficiali, gli incaricati di pubblico servizio e i ministri di qualsiasi culto che, nellâ??esercizio delle loro funzioni, inducono, tra lâ??altro, ad astenersi in una consultazione elettorale.

Come si concilia questo comportamento con gli accordi previsti dal Concordato che impegnano reciprocamente Chiesa e Stato a non interferire con la reciproca sovranità?

Dâ??altro canto i promotori e i sostenitori del referendum non hanno osato rispondere in maniera adeguata allâ??offensiva scatenata dai clericali e da quanti hanno interesse  ad impedire che il popolo (sempre osannato quando vi sia la convenienza ad assecondarne le pulsioni più becere) eserciti quel diritto di verifica e di controllo delle leggi approvate dal Parlamento, che la Costituzione gli riserva.

Sorge il dubbio che da parte di coloro che si occupano in modo professionale di politica, esista lâ??interesse ad aumentare il disincanto e la lontananza dei cittadini dalla cosa pubblica, per una sorta di fastidio nei confronti della partecipazione e del controllo che in tal modo viene esercitato sullâ??attività degli eletti.

Abbiamo assistito, con la lodevole eccezione del Presidente della Repubblica, allo spettacolo delle più alte cariche dello Stato e del presidente di un partito politico dellâ??opposizione che dichiaravano pubblicamente la loro scelta di astenersi dal voto conformemente ai dettami di Ruini e di Ratzinger.

Ricordiamoci che la Chiesa Cattolica per secoli ha negato che le donne avessero lâ??anima, e tuttora non battezza i feti abortiti e li fa seppellire in terra non consacrata, ma si permette di interferire con le leggi dello Stato e di decidere al posto di chi è ritenuto incapace di comprendere  argomenti che attengono invece alla sfera strettamente privata della persona.

E i cittadini che dovrebbero essere orgogliosi di esercitare pienamente i loro diritti, si sono comportati nella maggior parte come sudditi, lasciandosi influenzare da proclami e da apodittiche affermazioni, salvo poi levare, come al solito, alte lamentazioni nei confronti dei politici e nella impossibilità di influenzare la cosa pubblica.

Invece, senza considerare che in natura sono milioni gli embrioni che vengono distrutti ogni giorno, hanno contribuito ad affermare che lâ??embrione ha gli stessi diritti della persona già nata, ponendo una pesante ipoteca sulla legge 194 (sarà mai possibile distruggere un feto con lâ??aborto, quando un embrione è intoccabile?).

Non solo, ma hanno implicitamente rifiutato di tornare alla ricerca sulle cellule staminali embrionali, ricerca che si profila molto promettente al fine di contrastare terribili malattie.

Nessuno sarebbe stato costretto a pratiche contrarie ai propri convincimenti, in compenso ora chi vorrà usufruire delle possibilità offerte dalla scienza, dovrà recarsi fuori dai sacri confini, sempre che si trovi in una situazione economica tale da permettergli le spese conseguenti.

Complimenti, hanno vinto i fautori del proibizionismo, coloro che condannano i fondamentalismi altrui, ma che ritengono sacrosanto il proprio, gli ipocriti, i voltagabbana al soldo di tutte le bandiere.

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