Un anno fa scompariva, a soli 53 anni, Tom Benettollo. Paolo Beni, presidente dellâ??Arci, ricorda lâ??amico e il compagno di tante battaglie: â??Il vuoto lasciato da Tom è stato enorme, ma in questo primo anno dalla sua perdita abbiamo continuato a dialogare con luiâ?�  

di D. B.

Un anno fa, durante un dibattito a Roma, di sabato mattina, Tom Benettollo, a capo dellâ??Arci, accusava un malore. Inutili i tentativi e lâ??operazione al cuore per rianimarlo. Colpito da un aneurisma allâ??aorta, Benettollo cessava di vivere allâ??alba del 20 giugno, lasciando la compagna e il figlio Gabriele che ora ha 4 anni. 
Lâ??Arci nazionale ricorda lâ??amico indimenticabile con unâ??intera giornata dâ??iniziative â??dedicate a Tomâ?�.

Nella mattinata del 20 giugno, alla Provincia di Roma, insieme a Giuliana Sgrena, lâ??Arci presenta il progetto dellâ??arena cinematografica che si sta costruendo in uno delle tendopoli del popolo Sarahui. Lâ??iniziativa dellâ??Arci, sostenuta anche dalla Provincia di Roma, prende il nome di Tom e comprende, oltre alla sala cinema, corsi di formazione e attrezzature per gli operatori che la gestiranno.

â??Non è una commemorazione â?? sottolinea il presidente dellâ??Arci Paolo Beni -, perché mai avremmo voluto fare una cosa simile per il nostro caro Tom. Il vuoto per la sua perdita è enorme anche sul piano personale, per quello che ha rappresentato come amico per ciascuno di noi. In questo primo anno dalla sua scomparsa è come se avessimo continuato a dialogare con lui, utilizzando il suo metodo di lavoro. Eâ?? il modo migliore per proseguire nel cammino della Nuova Arci che abbiamo costruito insieme a luiâ?�.

Tom aveva un paio di â??ossessioniâ?�, che non furono facilmente accettate durante il suo percorso trentennale di formazione e impegno politico, prima nella Federazione giovanile comunista e poi nel Pci, e che per questo motivo, principalmente, lo indussero, nella seconda metà degli anni Ottanta, a impegnarsi di più in organizzazioni come lâ??Arci che non nei partiti. La prima fissa era dâ??innovare il modo di fare politica, restituendo centralità alle Case del Popolo e dando più spazio e dignità allâ??associazionismo diffuso. Un intreccio di valori e cultura, dal sapore fresco e originale, che hanno condotto lâ??Arci a diventare â??Nuova Arciâ?�, aprendosi agli orizzonti dellâ??altermondialità e del pacificismo, inteso non in chiave ideologica, bensì come â??unico mezzo per operare il cambiamento e restituire rispetto e libertà ai popoliâ?�. 

Il pacifismo globale per il quale si batteva Tom, e questa era la sua seconda fissa, non era nemmeno dettato dalle ragioni della morale, ma come spiegava lui stesso â??la pace è una necessità politica, perché di alternative non ne esistonoâ?�. Ma il cinismo che contraddistingue una certa politica dei nostri giorni ha preferito costruire un muro intorno al concetto di pacifismo, stravolgendone spesso il significato, e le azioni, per ficcare tutto nel gran calderone del pacifismo da etichettare come â??visionarioâ?� e un poâ?? beota.

â??Tom ha rappresentato una figura estremamente originale nel panorama della politica e dellâ??impegno sociale, con una capacità fuori del comune dâ??indicare prospettive, percorrere le nuove strade della partecipazione sociale, costruendo mediante la condivisione e le relazioni interpersonali il senso comune. E tutto questo con la finalità di puntare al rinnovamento della politica. Definirlo pacifista tout court sarebbe veramente restrittivo e anche ingiustoâ?�, conclude Beni. 

La serata romana del 20 giugno prosegue con gli amici e i compagni di strada di Tom a Villa Ada cui segue la proiezione di un video sulla sua figura e il suo operato. Il tutto scandito sulle note della sua â??colonna sonoraâ?� personale, dagli Stones a Bob Dylan. Canzoni che sono un pezzo significativo della sua vita e di molti che ne hanno condiviso le tappe fondamentali.