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Il decreto del governo salva la villa del clan
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di Nello Trocchia

Il decreto del governo salva la villa del clan

I Graziano, a Quindici in provincia di Avellino, hanno controllato il territorio, dato vita ad una guerra sanguinaria con i Cava e amministrato direttamente il comune. Un comune sciolto due volte per infiltrazioni mafiose e , ancor prima, negli anni '80 azzerato con provvedimento ad hoc dal presidente Sandro Pertini. I sindaci finivano accoppati, ammazzati, eletti mentre erano in galera o prima di finirici. La villa Graziano è il simbolo del loro strapotere. Ora il decreto salva-abusi del governo rischia di fermare nuovamente le ruspe. Un messaggio chiaro a quei cittadini: lo stato vi abbandona di nuovo. A Quindici, da cinque anni, è arrivato un Sindaco, Liberato Santaniello che ha rotto i ponti e aperto alla democrazia quelle terre.Un nuovo corso grazie anche a chi si ribella e alle inchieste della magistratura, in particolare una donna, la pm Maria Antonietta Troncone, più volte minacciata dai clan, senza solidarietà bipartisan e raccolte firme, ha polverizzato con arresti e retate i clan in lotta. La villa, oltre il valore economico, è un mostruoso simbolo della forza dei Graziano. " Dopo anni finalmente si era arrivati al decreto di demolizione - racconta Marco Cillo, già referente Libera Avellino - ora con il decreto del governo è nuovamente tutto fermo. A Quindici le persone parlano e guardano a questo ennesimo tradimento e si chiedono ma chi è più forte lo stato o il potere dei clan?". La villa, costruita prima del 2003 era stata dichiarata abusiva, ora rientra nel decreto governativo benedetto da Santa Mara e dal nuovo governatore Caldoro. All'apertura delle buste per decidere l'impresa che avrebbe dovuto tirarla giù, non si è presentata nessuna ditta. " Contemporaneamente si teneva un'altra gara per l'ampliamento del cimitero, in quel caso di ditte ne arrivarono 22". In attesa della conversione del decreto le ruspe del genio militare si fermano di nuovo, la villa dei Graziano continua a troneggiare, fulgido esempio della boria camorristica e dell'assenza colpevole dello stato.

Ascolta l'intervista a Marco Cillo
 
sul sito www.federalismocriminale.it i decreti di scioglimento del comune

 


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