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di Elisabetta Viozzi
Le autorità libiche hanno ordinato all'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) di chiudere la propria sede a Tripoli e di lasciare il Paese. Stando a quanto riferito dalla stessa agenzia Onu, gli uffici dell'UNHCR sono stati chiusi dalle autorità libiche senza alcuna spiegazione. La portavoce dell'UNHCR, Melissa Fleming, ha fatto sapere che l'agenzia sta ancora trattando con Tripoli per poter continuare a operare nel Paese, in cui è presente da ben 19 anni, con 26 operatori. Il governo libico risponde a stretto giro di posta, accusando l’alto commissariato di aver svolto un’attività illecita. Probabilmente c’entra il fatto che la Libia non ha mai ratificato la convenzione di Ginevra per i rifugiati, né ha una legislazione in materia di asilo, né ha mai siglato un accordo con l’UNHCR. Il ministro degli esteri Frattini ha chiesto spiegazioni alla Libia. "Ci auguriamo sia una chiusura temporanea" commenta Laura Boldrini.
Ascolta il servizio con intervista a Laura Boldrini
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