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Il Paese non ha problemi: Viva il gossip! Belen uber alles
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di Reporter senza rete

Il Paese non ha problemi: Viva il gossip! Belen uber alles
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  • Per fortuna che c’è Studio Aperto! Grazie alla testata diretta da Giovanni Toti, questa sera veniamo a sapere che va tutto benissimo per l’economia italiana: il Fondo Monetario Internazionale la promuove; ci troviamo in piena fase di crescita; i dati del PIL sono in rialzo; l’Istat inoltre conferma: “La nostra industria vola”. Record degli ordini di agosto, col più 32,4%. Quindi i telespettatori possono stare tranquilli e riprendere fiato. Per contribuire alla nostra serenità  sempre Studio Aperto ci fa  seguire la piccola Sarah Scazzi undicenne che balla la pizzica in una recita scolastica,  e la professoressa di una serissima scuola di Milano che in passato ha fatto scatti pubblicitari un po’ osé. Alla professoressa milanese, Studio Aperto dedica un secondo servizio magnificando l’ideale della “insegnante bona” nel cinema italiano. Ma non basta: per finire di godere della bellezza femminile ci regala i pizzi e i merletti della collezione di intimo di Belen.
    Anche  il TG4 si occupa della collezione di intimo di Belen,  mentre TG5 riprende la vicenda delle prof avvenenti e crea questo titolo  capolavoro che ora vi riportiamo: “Dalla prof troppo sexy alla vigilessa troppo bassa, alla cameriera grassa; belle o brutte la dura vita delle donne nel mondo del lavoro”. Potrebbe essere sufficiente, invece no perché anche il TG1,  nell’ultimo titolo,  ci riporta alle avvenenze e ai desideri di Belen.
    Passiamo alle notizie meno importanti, e dando per scontato che Avetrana troneggia ancora su tutte le testate, è soprattutto il TG La7 che ci introduce alla nuova fase politica caratterizzata dalla riforma della Giustizia: Berlusconi assicura, la prossima settimana sarà cosa fatta. Primo servizio anche per il TG2 questa sera in edizione ridotta per la diretta del calcio.
    E a proposito di temi legati alla Giustizia, sono state vivaci anche  oggi le polemiche e le insofferenze in casa finiana nei confronti del voto favorevole di ieri al Lodo Alfano retroattivo. Primo titolo per il TG3 e primo servizio per il TG di Mentana. Nel commento noi ne parliamo con Filippo Rossi, direttore di Fare Futuro Web Magazine, che è stato più volte “interlocutore” dell’osservatorio TG sui temi della comunicazione. Stasera ritorna con noi sulla grande difficoltà di spiegare al proprio popolo e a chi ha guardato a Gianfranco Fini con attenzione, l’impopolare decisione sul Lodo Alfano. 


    Il commento di Filippo Rossi direttore di Fare Futuro Web magazine

    (intervista di Alberto Baldazzi)

    Filippo Rossi, qual è l’epiteto peggiore, l’accusa più sgradita, la critica che l’ ha ferita di più, a commento del suo articolo che ha giustificato il comportamento dei finiani sul Lodo Alfano retroattivo?
    “Bella domanda. La cosa peggiore, in realtà, è che non c’erano insulti. È stata una rivolta molto pensata e molto razionale: non sono critiche di avversari politici, ma  di tanti amici che si considerano delusi”.

    Lei, Rossi, ha scritto che non si può uscire dal berlusconismo per via giudiziaria, e su questo si può anche  concordare. Però si rischia di uscirne con una Costituzione sberciata per colpa ed in nome di Berlusconi.
    “Il percorso del Lodo Alfano costituzionale è ancora lungo, c’è ancora un Referendum di mezzo (perché, ovviamente, non arriverà mai ad ottenere i due terzi dei voti parlamentari). Ancora molta acqua deve  passare sotto i ponti”.

    Vi siete detti molte cose a muso duro tra finiani e vertici del  Pdl, in queste settimane, in questi mesi. Ci vuole dire ancora una cosa più esplicita, che si tratta di “realpolitik”,  punto e basta?
    “Beh … io sono convinto che siamo nell’ambito della realpolitik, e niente di più. Io sono convinto che, in qualche modo, Fini ed i finiani hanno il dovere di rispettare questo patto, hanno il dovere politico (non ovviamente morale, ma politico) di assecondare quest’ultimo desiderio di Berlusconi per poi non transigere più su nulla”.

    Fin dal dibattito della prossima settimana, annunciato questa sera sulla riforma complessiva della giustizia?
    Beh, questo mi sembra ovvio. Fini lo ha già detto ieri: i contenuti della riforma vanno tutti visti e controllati alla perfezione, fin nei minimi particolari.


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