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Carlo Verna: "Un documento che è di sostanziale censura e di palese violazione con la Costituzione del nostro paese"
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di Michele Cervo

Carlo Verna: "Un documento che è di sostanziale censura e di palese violazione con la Costituzione del nostro paese"

“Si profila invece un atto che è in palese contrasto con l’articolo 21 della Costituzione, per cui se la cosa dovesse essere così configurata,  noi potremmo tranquillamente ritenere carta straccia quel che verrà prodotto dalla commissione di vigilanza sulla Rai”. Così Carlo Verna, segretario Usigrai commenta il documento del Pdl che verrà portato in Commissione di vigilanza

Per quale motivo?
“Per il semplice motivo che è in netto contrasto con una legge primaria, una norma costituzionale e dunque cancellato sul piano della gerarchia delle fonti. Ecco perché noi abbiamo detto al Presidente della commissione Zavoli attenzione, una presidenza così autorevole come la sua, autorevolissimo giornalista, prima ancora che Presidente di una commissione bicamerale, non potrebbe mai  accettare un documento che è di sostanziale censura e di palese violazione con la Costituzione del nostro paese”.

Vi siete rivolti anche al Presidente della Rai e dell’Agcom?
“A Galimberti  ovviamente una maggiore attenzione su ciò che sta accadendo in rai, sia per quanto attiene ai comportamenti  di Masi e soprattutto per certi atteggiamenti di Minzolini che ormai  sono intollerabili. E’ inimmaginabile un’intervista di sei minuti quello che appare a tui tti il consigliere del principe, quando forse un’intervista di sei minuti in un telegiornale non si fa nemmeno al Presidente degli Stati Uniti”.

A tal proposito non le sembra contraddittorio rispetto al documento del Pdl il fatto che si ospita al Tg1 per  6 minuti il direttore di un giornale diventato in queste ultime ore di nuovo consigliere del Capo del Governo senza, appunto, un contraddittorio?
“Assolutamente è così. E’ un fatto senza precedenti nella storia del Tg1. Il punto nodale è che ormai non c’è più una logica, c’è soltanto una contrapposizione, una polarizzazione delle posizioni e Minzolini sa bene che non difenderà il suo posto facendo bene il suo mestiere di giornalista, ma soltanto facendolo male, sostanzialmente tutelando sempre più interessi di parte essendo sempre più fazioso in difesa  dei soliti noti”.

Avete in programma nuove manifestazioni?
“Ci siamo già sentiti con gli amici della Federazione della stampa e immaginiamo che in queste ore possa essere varata una nuova manifestazione pubblica. Non dico di più per cortesia nei confronti degli altri soggetti che concorreranno ad indirla”.


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