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Marocco: le riforme del re non bastano
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di Kiwan Kiwan

Marocco: le riforme del re non bastano

Il  movimento di protesta ha chiamato la gente a manifestare chiedendo dei cambiamenti politici radicali  in Marocco e sostenendo che gli emendamenti costituzionali annunciati dal re Mohammed VI non sono sufficienti. Venerdì il monarca ha annunciato le sue riforme costituzionali,  che saranno sottoposte ad un referendum entro due settimane.
Il leader del “movimento del 20 febbraio”, Najib Shawki  ha detto che “questo progetto progetto non risponde alle nostre richieste per una vera separazione dei poteri…” ed ha proposto una manifestazione nazionale per oggi. “Vogliamo  una costituzione veramente democratica e  una monarchia parlamentare.”
 Le dimostrazioni sono programmate, in particolare a Rabat e Casablanca, Tangeri, Marrakech e Fez, annunciate su  ”Facebook,ovviamente.
 L’attivista Mina  Bu Shwaikha ha confermato che il  progetto del Re  non è molto diverso rispetto al testo attuale della Costituzione.
 Al contrario, gli islamisti presenti nella Camera dei Rappresentanti sostengono che le riforme rappresentano “progressi significativi”. Il parlamentare Saad Eddin, leader Del Partito di  Giustizia e Sviluppo ha detto:   ”rispetto all’attuale costituzione, il progetto rappresenta un progresso importante … ma  è sufficiente ? Analizzeremo all’interno del Partito.”
Da parte sua, la maggioranza parlamentare ha elogiato il discorso reale. Il segretario generale del Partito del Progresso e Socialismo, Nabil Ben Abdallah ha detto che “il Marocco si appresta a diventare un moderno Stato democratico”.
Invece  il movimento giovanile critica il progetto che non modifica nulla nella sostanza ; “il re è ancora lui il capo dei fedeli e di conseguenza nel Regno  esiste  una sola autorità religiosa. Il capo del Consiglio Supremo Religioso  è sempre il Re.Il monarca marocchino è capo del Consiglio supremo della magistratura e le sentenze giudiziarie sono emesse in suo nome. Noi invece rivendiachiamo il  principio della separazione dei poteri.
Nel ramo esecutivo il Re presiede il Consiglio dei ministri. E ‘anche comandante supremo degli eserciti e presiede il Consiglio supremo per la sicurezza”.

da www.ilmondodiannibale.it


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