di Redazione
“Le autorità della Repubblica Islamica dell’Iran, lunedì 5 settembre 2011, hanno impedito al regista Mojtaba Mirtahmasb, ritirandogli il passaporto, di lasciare il paese, e di recarsi a Parigi per poi proseguire verso Venezia dove era atteso alla 68° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Il giorno 10, il suo ultimo lavoro, This is not a film, realizzato in collaborazione con Jafar Panahi, sarà presentato a Venezia come Evento Fuori Programma del ciclo di proiezioni dedicate a Cinema e Diritti Umani. Mojtaba Mirtahmasb, oltre a presenziare alla prima mondiale del suo film a Venezia, avrebbe dovuto partecipare ad una iniziativa promossa da Cinecittà Luce, dalla Mostra del cinema e dal suo direttore Marco Muller, da Rai Cinema, Amnesty International e Articolo21. Mojtaba Mirtahmasb non è il primo cineasta iraniano vittima della politica repressiva della Repubblica Islamica dell’Iran”. Esordisce così il testo dell’appello che vede tra i primi firmatari Marco Bellocchio, Giuseppe Giulietti, Roberto Ciccutto, Marco Muller, Ahmad Rafat, Ottavia Piccolo, Franco Scaglia, Luciano Sovena, Barbara Cupisti.
"L’attore Rahmin Parchami è ancora in carcere, l’attrice Pegah Ahngarani e la regista Mahnaz Mohammadi sono state rilasciate e in attesa di giudizio, il Leone d’Oro di Venezia Jafar Panahi così come i suoi colleghi registi, Mohammad Rasoulov e Mohammad Nourizad, condannati ognuno a 6 anni di carcere sono in attesa del processo di appello. Altri cineasti come la famiglia Makhmalbaf, Babak Payami e Bahman Ghobadi, tutti pluripremiati nei festival internazionali sono stati costretti a lasciare il paese. Il cinema d’autore iraniano presente per anni in tutti i festival e sempre molto apprezzato rischia di scomparire”.
“I firmatari di questo appello chiedono al governo della Repubblica Islamica di restituire immediatamente a Mojtaba Mirtahmasb il suo passaporto per potersi recare a Venezia per assistere alla proiezione di “This is not a Film” e partecipare alla tavola rotonda; chiedono al Ministero degli Affari Esteri Italiano di intervenire presso le autorità iraniane affinchè Mojtaba Mirtahmasb possa raggiungere Venezia; esprimono la propria solidarietà ai cineasti iraniani in carcere, in attesa di giudizio e condannati a pene detentive, auspicando che quanto prima possano tornare a svolgere in piena libertà la loro attività professionale".
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