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" Occorre maggiore attenzione per il caso di Azzarà". Appello bipartisan
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di Giulia Fresca

" Occorre maggiore attenzione per il caso di Azzarà". Appello bipartisan «È necessario che il Governo ed il Ministro degli Esteri facciano conoscere lo stato delle cose, sul caso di Francesco Azzarà, informando l’Aula e le Commissioni e mantenendo alto il livello di attenzione considerata la preoccupazione che proviene dalla famiglia, dal mondo delle associazioni e dai sindaci della Calabria che hanno sostenuto l’appello del primo cittadino di Motta San Giovanni, paese di origine del giovane rapito. Sul caso di Francesco Azzarà è stato chiesto il silenzio stampa per tutelare la famiglia ma continuano ad arrivare in forma disomogenea notizie sulla sorte dell’operatore. Non è una questione che può essere liquidata con un’alzata di spalle e non vorremmo che al silenzio stampa si aggiungesse quello istituzionale e politico». A pronunciare queste parole è stato stamane Giuseppe Giulietti del Gruppo Misto intervenendo a Montecitorio per chiedere al Governo di "fare di più per Francesco Azzarà". L’invito di Giulietti è stato immediatamente accolto dal vicepresidente della Camera del Deputati, Maurizio Lupi assicurando che la «Presidenza supporterà quanto da lei sollecitato»
Subito dopo Giulietti, anche l’intervento di Franco Laratta del Pd che è primo firmatario dell’appello di oltre 30 deputati al ministro degli Esteri, sostenendo che «in altri simili casi la mobilitazione è stata forte, decisa e decisiva, ma questa volta notiamo un certo disinteresse nella stessa opinione pubblica e nel mondo dell’informazione. Anche se c’è da registrare un crescendo di iniziative negli ultimi giorni». Le ultime notizie sono state rese note dal comitato di Motta San Giovanni “Francesco Libero!”, che in un comunicato scrive «che di Francesco, l'operatore di Emergency rapito a Nyala in sud Darfur, non si hanno notizie se non quelle che trapelano dal governo sudanese. Ufficialmente la famiglia Azzarà/Legato mantiene il silenzio stampa, le rassicurazioni sul suo stato di salute provengono da Emergency che, per bocca di Gino Strada e di sua figlia Cecilia, rispettivamente leader e presidente dell'associazione, hanno dichiarato di aver avuto un contatto che fa ben sperare».

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