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Chi ha interesse a bruciare l'Egitto?
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di Riccardo Cristiano*

Chi ha interesse a bruciare l'Egitto?

Padre Giuseppe Scattolin, comboniano, vive da molti anni al Cairo, dove insegna mistica islamica. Prima di trasferirsi nella capitale egiziana ha vissuto in Libano e in altri paesi arabi. Ha tutte le carte in regola dunque per essere considerato un vero conoscitore di quel mondo. E’ a lui che ho pensato di chiedere chi abbia interesse a bruciare l’Egitto.

“Per rispondere correttamente bisogna fare una piccola premessa: qual è stata la scintilla dell’incendio e quando questa scintilla ha acceso l’incendio.  In Egitto da due secoli a questa parte non si è mai superato il vecchio decreto sultanale in base al quale per costruire dei luoghi di culto cristiani occorra l’autorizzazione governativa. E’ ancora così e per questo motivo, quando giorni fa gruppi copti hanno eretto delle cupole su una sala di preghiera che già usavano come tale, si è posto il problema dell’autorizzazione a questa trasformazione in luogo pubblico di culto.  E’ un problema con cui i copti convivono da secoli e che rappresenta un aspetto di una questione più grande, quella del rapporto tra mondo islamico e modernità, lì dove per modernità si intendono i diritti umani e il loro rispetto in base alla carta dei diritti umani. E’ un problema che non riguarda solo l’Islam, ad esempio riguarda anche lo cultura cinese, ma di sicuro anche l’Islam.

Chiarito questo occorre chiarire quando questa scintilla, gli incidenti di ieri, ha avuto luogo. L’Egitto è appena uscito da una fase rivoluzionaria che ha visto protagoniste grandi masse di popolazione musulmana e copta. I copti sono stati parte attiva di questa rivoluzione e insieme a molti musulmani, congiuntamente intendo dire, hanno rivendicato proprio il rispetto dei diritti umani e della dignità umana, mobilitandosi contro un regime che calpestava diritti e dignità.

Ora viviamo in una fase post-rivoluzionaria molto confusa: il governo è debole, è un governo transitorio che deve portare il Paese a elezioni ormai imminenti. In questa situazione è ovvio che gli incidenti di ieri possano rientrare nell’agenda di chi vuole creare strumentalmente problemi. Dunque di chi fa il gioco quanto è accaduto? Non certo dei copti, visto che manifestazioni del genere non possono che provocare reazioni violente al di là dei violenti per definizione e non possono risolvere il problema visto che questo governo non può modificare le leggi. Io proprio non riesco a capire chi ha voluto una manifestazione del genere, che si sapeva sarebbe finita male. Invece, dare la sensazione che tutto sia perso, che il Paese si sta proprio sfasciando, fa il gioco dei nostalgici del passato e di quanti dicono “votate me e risolverete tutti i problemi”, cioè la solita agenda degli estremisti.”

da www.ilmondodiannibale.it


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