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Ultimatum del Kenya a 10 citta’ somale
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di Shukri Said*

Ultimatum del Kenya a 10 citta’ somale

L’ingresso delle truppe del Kenya all’interno della Somalia a metà ottobre è frutto di un accordo in 11 punti per la costituzione di un fronte comune contro Al Shabaab che tuteli sia la legittima difesa del Kenya contro le incursioni dei fondamentalisti che la sovranità della Somalia. La diffusione dei termini dell’accordo ha costretto il Presidente di transizione somalo Sheikh Ahmed a rimangiarsi l’intimazione rivolta al Kenya di ritirarsi nei suoi confini, invito che gli aveva attirato ire e accuse di inaffidabilità da parte di quanti, in particolare i ministri degli esteri e della difesa del Kenya, avevano negoziato a Mogadiscio l’invasione.
L’accordo prevede, innanzi tutto, che in prima linea vi siano militari somali, in gran parte addestrati in Kenya, e l’uso dei mezzi pesanti e dell’aviazione come loro copertura.
Per vero il Kenya sta inviando navi militari per bombardare il porto di Kismayo ritenuto roccaforte degli Shabaab, ma l’accordo con il Governo di transizione somalo prevede che, alla sua liberazione, la città venga affidata ad un’amministrazione scelta dalle istituzioni di transizione somale sotto la protezione delle truppe di Amisom. In tal senso esisterebbe un accordo proprio tra il presidente ugandese Museveni ed il Presidente somalo Ahmed per destinare a Kismayo i 3000 militari di Kampala previsti a rinforzo della missione di peacekeeping.
Sembra che con questo accordo il Presidente Ahmed voglia neutralizzare l’affermarsi della neonata area di Azania, costituitasi in Kenya la scorsa estate per l’amministrazione autonoma e congiunta delle regioni somale di Gedo, Basso Juba e Medio Juba guidata dal Presidente franco-somalo Prof. Mohamed Abdi, detto Ghandi.
Le istituzioni di transizione somale ritengono infatti che Azania sia stata costituita proprio per favorire il Kenya con una sorta di stato cuscinetto che, rafforzandosi sempre più, si alimenterebbe autonomamente con le sue risorse minerarie, le stesse cui mira la Francia. Non a caso, si osserva a Mogadiscio, il Prof. Ghandi è un geologo che ha insegnato nelle università francesi.
In risposta a questi dubbi, il Prof. Ghandi ha affermato che il Presidente Sheikh Sharif Ahmed è il vero ostacolo per il raggiungimento della pace in Somalia.
La comunità internazionale assolve il Kenya. Non solo, secondo fonti locali, nei primi giorni delle operazioni, la Francia avrebbe supportato il Kenya provvedendo a bombardare per prima Kismayo con le navi poste a presidio degli atti di pirateria, ma Agostino Mahiga, inviato speciale dell’ONU per la Somalia, ha sostenuto di contro che il Kenya è stato costretto a muovere guerra agli Al Shabaab.
Gli accordi tra il Primo ministro somalo Abdiweli e il governo keniota di Odinga prevedono, inoltre, aiuto alle popolazioni di confine tra i due paesi sia sul piano dell’istruzione, che su quello sanitario e quest’ultimo profilo è già stato messo alla prova in seguito alla strage di civili provocata dal bombardamento keniota della città di Jilib, poco più a nord di Kismayo, dove è stato colpito un campo profughi in cui gli Shabaab distribuivano aiuti alla popolazione.
Quale che sia il tenore degli accordi tra Somalia e Kenya, il Governo di Odinga ha potuto affermare che attaccherà alcune importanti città della Somalia, così elencate dal suo portavoce Emanul Chirchir: Baidoa, Bardheere, Dinsoor, Afgoye, Buale, Barawe, Jilib, Kismayo e Afmadow.
L’esempio del Kenya non è rimasto isolato e in questi giorni anche l’esercito etiope è penetrato in territorio somalo nella regione di Galmudugh, creata nel 2006 a nord di Mogadiscio. Ad oggi non si vede alcun coordinamento col Kenya per stringere gli Shabaab in una morsa.
Ma gli Shabaab non restano con le mani in mano. Alcuni deputati del Parlamento di transizione somalo hanno denunciato che nei giorni scorsi a Baidoa è atterrato un aereo proveniente dall’Eritrea con armi a loro destinate. L’Eritrea nega, ma non vi è dubbio che Al Shabaab continui a ricevere rifornimenti di armi e logistica dall’estero, in particolare da Al Qaeda, come mostra un filmato diffuso su Internet.Ultimatum del Kenya a 10 citta’ somale

*fondatrice dell'Associazione Migrare – www.migrare.eu

tratto da l'Unità


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