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Articolo 21 - INFORMAZIONE
Grazie Giorgio!
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di Redazione

Grazie Giorgio!

 E' morto a Milano Giorgio Bocca. E' stato un grande giornalista, un uomo libero, uno che non si è mai piegato alle mode del momento nè ai facili revisionismi. "Di lui - afferma Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21 - avremo ancora modo di parlare, ma ora vogliamo ricordare anche e soprattutto il partigiano che non si è mai pentito e che, per tutta la vita, ha contrastato le dittature, le censure, i bavagli di ogni colore e di ogni natura. Lo accusavano di essere troppo aspro e ruvido, in realtà lo era solo con gli opportunisti, con i voltagabbana, con quelli che erano pronti a tutto pur di conquistare un posto al sole, o meglio uno spazio in video.
A differenza di altri Bocca non ha mai smesso di amare la Costituzione repubblicana, di difenderla da ogni oltraggio, di contrastare i facili revisionismi di chi avrebbe voluto cancellare la memoria del passato per meglio dominare il presente..

Grazie Giorgio!


Tra le tante interviste che Giorgio Bocca ha dato a giornali e tv negli ultimi anni - ricordiamo quella a Fabio Fazio nella tramissione "Che tempo che fa" - vogliamo ripubblicare questo breve commento rilasciato al nostro collega Gianni Rossi in relazione ad un bruttissimo episodio dell'ottobre 2007 allorchè un gruppo di nazifascisti altoatesini si fecero fotografare nel campo di concentramento a Dachau, vicino Monaco, in Germania, con magliette  e gesti inneggianti ad Hitler e allo sterminio degli ebrei... (Stefano Corradino)

Intervista a Giorgio Bocca
di Gianni Rossi - (ottobre 2007), www.articolo21.org   

Giorgio Bocca è da sempre in prima linea a rammentare nei suoi scritti, sui libri e sui giornali, i pericoli che derivano dal "sonno della ragione" e dal "revisionismo storico". Per queste ragioni gli abbiamo chiesto cosa pensa di questo rigurgito neonazista. Questa la sua risposta:

"I fascisti sono una piaga per l'Italia. Quando si dice che i fascisti rappresentano un aspetto negativo del costume italiano, si rischia di dire una ovvietà: basta vedere quelli che hanno mandato le stampelle alla senatrice a vita, Rita Levi Montalcini. E' tipico dei fascisti irridere agli avversari, alla vecchiaia, agli aspetti più civili della via sociale. Quando continuamente vediamo esaltate i revisionisti che dicono che bisogna riconciliarsi con  i fascisti di Salò, che bisogna smetterla di parlare del "sangue dei vinti", allora viene fuori che c'è una vena politica pessima, che continua a percorrere la storia italiana. C'è una volontà di far ritornare il fascismo, inteso non più come il regime, ma come un sistema autoritario, che consenta ai capitalisti di fare il comodo loro. La politica è responsabile di questo! C'è un movimento di destra che tende a far abolire tutte le isole di democrazia nella nostra Repubblica: si sono comprati gran parte dei giornali, hanno preso tutte le televisioni..."


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