Articolo 21 - INTERNI
Berlusconi si e' prescritto con le sue mani
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di Domenico Gallo
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Pertanto la prescrizione breve non bastava per salvare Berlusconi, coimputato con l'avv. Mills nel medesimo processo. Sono state necessarie ulteriori fatiche. Dopo che la Corte Costituzionale ha cassato, nel 2004, il c.d. lodo Schifani, che assicurava l'immunità del Presidente del Consiglio più amato dagli italiani, è stato necessario far confezionare al sarto Alfano un altro abito di impunità per il Presidente (il lodo Alfano), che è stato realizzato a tempo di record ed è entrato in vigore nell'agosto del 2008, giusto in tempo per ottenere lo stralcio della posizione di Berlusconi dal processo a carico dell'avv. Mills che si stava avviando alla conclusione dinanzi al Tribunale di Milano. Quando anche il secondo abito è stato stracciato da una Corte Costituzionale impenitente, nell'ottobre del 2009, Berlusconi ha perso le staffe di fronte a tanta mala creanza ed ha ordinato ai suoi sarti di correre ai ripari. Poiché i vestiti non si potevano più confezionare, sono state inventate delle braghe di tela, chiamate legittimo impedimento che impedivano ai magistrati di andare avanti con i processi per non far perdere tempo al Presidente del Consiglio, impegnato - sappiamo come - nella conduzione degli affari di Stato.
Quando, infine, con perseveranza diabolica, la Corte Costituzionale, nel gennaio 2011, ha neutralizzato anche il legittimo impedimento, allora non c'è stato più niente da fare, e Berlusconi è stato costretto ad andare in Tribunale, ma ormai era troppo tardi. Non era mai capitato nella storia d'Italia che un imputato faticasse tanto per sottrarsi alle grinfie della legge, fino al punto da dover cambiare ripetutamente le leggi penali e la procedura penale in sintonia con le sue esigenze processuali di impunità. E' stata una fatica di Sisifo, però ne è valsa la pena. Oggi Berlusconi ben può dire di averla scritta, questa sentenza, con le sue mani.
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