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Somalia, lentamente verso la stabilita'
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di Shukri Said*

Somalia, lentamente verso la stabilita'

Nella notte di sabato scorso uno dei capolinea degli autobus di Nairobi è stato teatro di un grave attacco terroristico, che ha provocato sei morti e sessantatre feriti, di cui undici gravi. Quattro bombe sono state gettate da un'auto in corsa in rapida successione seminando la strage tra la folla di kenioti in partenza per il fine settimana verso i parenti fuori della capitale. L'attentato non è stato ancora rivendicato, ma viene attribuito dalle autorità keniote agli Al Shabaab, provenienti dalla vicina Somalia come rappresaglia all'invasione dello scorso ottobre da parte delle truppe del Kenia nel Sud Est del Paese del Corno d'Africa. Un attacco ha sollevato il timore per una campagna di terrore a Nairobi, ma il Vicepresidente Kalonzo Musyoka ha dichiarato che questo attentato rafforza la determinazione del Kenya contro gli Al Shabaab dichiarandosi sicuro della vittoria. Nel frattempo, la polizia ha aumentato i controlli nei luoghi pubblici affollati e intorno agli alberghi.

La fase critica della crisi è superata? Nella parte Centro Meridionale della Somalia rimane una situazione caotica, mentre nel Centro-Nord la situazione mostra sensibili miglioramenti. La conferenza di Londra dello scorso 23 febbraio ha infatti evidenziato il superamento della fase più critica dell'emergenza umanitaria, che aveva colpito il Centro-Sud del paese e i progressi della lotta agli Al Shabaab, i cui uomini sono stati costretti a ritirarsi da Mogadiscio e da altre aree, tra cui la regione centrale di Hiran, dove proprio ieri il Presidente somalo ha nominato governatore Abdifitah Hassan Afrah.

La conferenza di Londra. Ha raggiunto importanti risultati: il destino della Somalia spetta ai somali, sia pure con il supporto della comunità internazionale; ad agosto 2012 finirà la transizione politica con il varo di nuove e più rappresentative istituzioni; è stato costituito un nuovo fondo internazionale per la Somalia, con nuovi donatori che sarà utilizzato da un comitato misto tra i paesi donatori e le nuove autorità somale.

I benefici dagli ultimi accadimenti. Nei giorni scorsi è atterrato il primo volo diretto Ankara-Mogadiscio, dopo oltre vent'anni di assenza di voli commerciali regolari da parte di un paese estraneo alla regione. A bordo del volo della Turkish Airlines c'era una delegazione di alto livello guidata dal Vice Primo Ministro turco, Bekir Bosdag, che è stata accolta con gli onori di Stato dal Presidente di transizione della Repubblica somala Sheikh Sharif Ahmed. Questi voli di linea, negli auspici degli abitanti di Mogadiscio, favoriranno il ritorno dei somali in diaspora, per visitare il loro paese contribuendo ancora meglio al suo progresso, in aggiunta alle rimesse di circa 2 miliardi di dollari all'anno.

Gli impegni dell'Italia. Non solo Londra ha ripreso interesse per la Somalia, ma anche l'Italia. A margine della conferenza londinese il Ministro degli esteri Giulio Terzi ha annunciato un incontro da tenersi a breve a Roma con il Gruppo Internazionale di Contatto per la stabilizzazione della Somalia. Sempre in Italia si è anche tenuto un importante convegno lo scorso 20 febbraio promosso dal Senatore Alfredo Mantica alla Farnesina, con la partecipazione del Ministero degli esteri e di quello della difesa, per discutere intorno al libro di Paolo Quercia  sulle "Questioni strategiche e di sicurezza nel Corno d'Africa ed il ruolo dell'Italia". Il convegno è stato l'occasione per il sottosegretario Staffan De Mistura per escludere che l'Italia riproporrà una riedizione dell'Amministrazione fiduciaria come soluzione della crisi politica della Somalia, mentre il Sottosegretario alla Difesa, Gianluigi Magri, ha ribadito l'impegno delle autorità italiane sia contro il fenomeno della pirateria, che per l'addestramento a Kampala dei militari somali.

Dove si concentrano gli auspici. Di rilevante in questi confronti c'è l'attenzione delle autorità internazionali per la formazione somala Ahlu Sunna Wal Jamaaca 1, un'organizzazione moderata multiregionale e multiclanica, una sorta di "Democrazia cristiana", guidata da un professore, Hersi Mohamed Hilole. Su questa organizzazione si concentrano gli auspici per la formazione di una classe dirigente che sostituisca quella conservatrice, secessionista ed estremista diffusa sul territorio. Ahlu Sunna Wal Jamaaca incarna invece i sentimenti religiosi dei somali in senso liberale e non oppressivo.

La scoperta del petrolio in Puntland. Gli osservatori hanno associato il rinnovato interesse internazionale e, in particolare, della Gran Bretagna per la Somalia con lo sfruttamento delle risorse petrolifere somale che, con i prezzi correnti del greggio, diventano convenienti. In effetti, nel Puntland - regione autonoma della Somalia nord-orientale, ma sotto l'autorità centrale rappresentata dal Governo Federale di Transizione - l'African Oil, società di ricerche petrolifere canadese, ha individuato due giacimenti ed ha già iniziato la perforazione del primo. Anche tra gli imprenditori italiani risulta iniziata la campagna acquisti nel Nord Est della Somalia.

* tratto da Repubblica- Mondo solidale

L'autrice è  fondatrice dell'associazione Migrare


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