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Articolo 21 - Editoriali
DDL Sicurezza: Le bugie sulle mafie
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di Tania Passa

 

Questa mattina ascoltare i tg e i radiogiornali è stato un incubo, Maroni infatti imperversava dappertutto accusando l’opposizione di non aver votato un ddl sicurezza che inaspriva rigorosamente le leggi contro la mafia, e quindi il PD e l’opposizione non lavoravano contro la mafia.

Per un secondo e mezzo gli ho anche creduto , poi ho aperto gli occhi e sono sgattaiolata fuori dalla bolla mediatica, il perché non sappiamo la verità che non ci vogliono far vedere ?

Sta anche nella seconda domanda che tutti i giornalisti italiani dovrebbero saper fare.

 

Maroni  fa una cosa semplice , si chiama  “il gioco delle tre carte”:

 

"Maroni tenta di cambiare le carte in tavola: lancia accuse gravi a chi non ha voluto sostenere il ddl sicurezza che è solo un manifesto del nuovo razzismo governativo ma non dice che sulle intercettazioni la sua maggioranza renderà la vita più facile ai boss".

Lo afferma Laura Garavini, capogruppo del Pd in commissione Antimafia, la quale sottolinea che "la propaganda politica, soprattutto quanto è completamente falsa, non dovrebbe rientrare nel linguaggio di un ministro dell'Interno".

"Maroni sa benissimo - prosegue in una nota - che le norme antimafia contenute nel provvedimento sulla sicurezza sono copiate dalle misure proposte dal precedente governo di centro sinistra. Non abbiamo potuto votarle perchè il ddl è stato blindato dal voto di fiducia: dunque, il ministro dia ai suoi amici lezioni di antimafia".

 

Si spera che qualche giornalista voglia fare qualche  fatidica domanda al Ministro dell’Interno e cioè :

 

Signor Ministro si prende la responsabilità, riguardo la normativa sulle intercettazioni che riguarda anche la sicurezza del Paese, di rendere la vita delle mafie più semplice?

 

Perché se non ascoltiamo più cosa  si dicono, come li arrestiamo, Signor Ministro?

Davvero pensa  che Falcone avrebbe permesso una cosa simile?

 

Noi pensiamo che Falcone e Borsellino si stiano rigirando nella tomba caro Ministro, ma per fortuna le loro idee sono vive con noi.

 

E infatti oggi 4 luglio 2009 le Istituzioni riflettono suin dubbi di incostituzionalità del DDl intercettazioni, e il Vaticano lancia un monito di disapprovazione sul DDl sicurezza 

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