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Articolo 21 - Editoriali
Le elezioni Afgane: lâ??equilibrio delle tribĂč
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di Tiziana Ferrario

Il 20 agosto si vota in Afghanistan per eleggere il nuovo presidente. I talebani avrebbero concesso  una tregua per permettere lo svolgimento delle elezioni.Sarebbe stato il tanto discusso fratello del presidente Karzai,, Ahmad Wali Karzai accusato di gestire un traffico di droga nel Paese, a trattare con loro il cessate il fuoco. I talebani hanno capito che se non consentiranno di andare a votare alle tribù pashtoon  delle   aree tribali del sud  dove è molto forte la presenza del movimento di guerriglia e dove sono intensi i combattimenti con le truppe Nato, rischierebbero di trovarsi un presidente di etnia tagika eletto con i voti delle tribu del nord. Prima di tutto l’Afghanistan è una società tribale. I talebani sono di etnia Pashtoon,che è l’etnia maggioritaria nel paese. Pashtoon è l’attuale presidente Karzai, che i talebani  combattono, lo era  re Zaher , riconosciuto sino alla sua morte due anni fa come il padre della patria. La tregua concessa può sembrare una contraddizione con il sanguinoso attentato  di oggi a Kabul, rivendicato dagli stessi talebani,ma non è così. La guerriglia-nonostante il cessate il fuoco elettorale - non ha smesso di combattere la presenza delle truppe internazionali in Afghanistan e il governo centrale di Kabul. I comandanti talebani semplicemente  consentiranno  ai pashtoon di andare a votare nelle aree  che controllano, perché gli equilibri etnici vengano rispettati. Le province calde  di Helmand e Kandahar,dove muoiono i soldati della Nato, sono decisive per l’elezione di Karzai. Chi  comanda nel paese,insomma, deve comunque essere un Pashtoon, anche se è un nemico come il presidente Karzai.

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