|
|
|
di Ugo Dinello
Tra gli "amici" la neo presidente della provincia, Francesca Zaccariotto, il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Marino Finozzi, il figlio del senatùr, Renzo Bossi, onorevoli leghisti e tanta base. 425 "amici", persone che ogni giorno, tra le foto della pagina "Lega Nord Mirano" su Facebook possono ammirare quell'immagine: un manifesto con il logo ufficiale della Lega Nord e una scritta agghiacciante: "Immigrati clandestini: torturarli è legittima difesa".
Se serviva un'ulteriore prova della vera natura della legge sulla clandestinità che la Lega ha fatto approvare al governo "A furor di popolo" (Quotidiano "La Padania") e che "E' il miglior avvertimento per gli straccioni che pensano di venire qui" (Enzo Erminio Boso), ecco, basta guardare cosa la base della Lega si aspetta in futuro, i suoi sogni più nascosti: torturare i clandestini. Perché è "legittima difesa". La foto campeggia: è l'avatar ufficiale del sito su Facebook della Lega Nord di Mirano. E sotto c'è un signore, che tra i commenti all'immagine scrive per ben 5 volte: "Sono assolutamente d'accordo".
Si potrebbero fare discorsi e analisi.
Invece è solo il momento di rabbrividire.
Twitter ergo sum
Articolo 18. Lo âsmemoratoâ Scalfari e il calo di consensi per Monti.
Equo compenso: via libera dalla Camera
Fenomeni, governo tecnico
LibertĂ di informazione dentro i Cie, ancora troppi ostacoli
Occupy Rai
Rispetti i lavoratori? Ti meriti vantaggi
Un fiore per Younas
Estendere lâarticolo 18? La verità è unâaltra, lo si vuole smantellare
La strage di Tolosa e lâimpossibile oblio



