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Articolo 21 - Editoriali
Donne e cocaina
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di Tania Passa

Donne e cocaina sono divenuti  il metro di misura, per il successo di un uomo nella società italiana.

Tre settimane fa Concita De Gregorio ad Annozero chiedeva conto di questo binomio agli uomini in studio, ma da loro non è venuta nessuna risposta, eppure erano presenti eminenti giornalisti italiani , ma nessuno di essi ha approfondito il discorso mettendosi in discussione.

In modo rassegnato ho dovuto constatare che il metro di misura non vale solo  per gli uomini di destra, ripeto donne e cocaina, non tanto per il loro abuso , ma per ricoprire una posizione tale da potersele permettere entrambe, anche solo potenzialmente
( potenzialmente in senso aristotelico).

Resta la triste realtà però che le donne siano persone, quelle stesse persone che si laureano di più in Italia e  con voti altissimi, ma che il Paese esclude dalle dirigenze. D’altronde come non potrebbe essere altrimenti nell’Italia di Berlusconi che insulta una donna discutendone la bellezza, con l’assenzo delle “ belle Ministre” del suo Governo?

E’ stato il silenzio assenso più forte della storia della Repubblicaquello di Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini in merito all’attacco a Rosy Bindi, per fortuna al Governo c’è anche una donna in gamba come Giorgia Meloni, la quale non ha bisogno che parlino dei suoi occhi chiari per dimostrare: il suo intelletto ,i suoi sacrifici e la volontà di migliorare l’Italia.

A volte per non far sprofondare il Paese in solitudini sconcertanti basterebbe una parola, evidentemente alle Ministre non interessa molto delle donne sole in Italia, oppure delle tante ragazze fragili che abitano questo Paese scellerato, perché il loro silenzio a quelle ragazze è arrivato.

 

In Italia la prima causa di morte delle donne nell’età  giovanile è l’anoressia, anche grazie a chi in questi anni ha proposto alle ragazze italiane solo la bellezza del corpo come discriminante per esser donna . Il risultato è stato la fragilità interiore che è contenuta in quei corpi. Insomma ci hanno sostanzialmente devastate.

Tutto questo peraltro accade mentre c’è la crisi economica, che come testimoniano i massimi esperti italiani riuniti per il XLVcongresso della Società italiana di psichiatria, fa crescere il senso di insicurezza e precarietà, i malesseri personali e sociali, e gli effetti sulla salute psicologica .

Questo “ corso storico” finirà come ci insegna Giambattista Vico, ma quello che è accaduto in questo ventennio lascerà ferite atroci nella nostra società e in noi donne soprattutto, spero solo che le donne del Pdl non debbano mai misurarsi con un percorso di consapevolezza e presa di coscienza su ciò che è accaduto con il loro assenso. Aprire gli occhi d’improvviso, su una realtà così terribile che si è contribuito a creare, è un dolore che non auguro a nessuno.

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