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di Sigfrido Ranucci
La sostituzione di Paolo Ruffini è incomprensibile dal punto di vista aziendale e professionale. Raramente mi è capitato di avere a che fare con un direttore così dedito al lavoro, attento e assolutamente garante di ogni posizione e pensiero. Se chi porta ottimi risultati viene mandato via, vuol dire che l'azienda non premia il merito. Sono sicuro che ne Di Bella, ne Minoli che oltre a essere grandi professionisti sono anche attenti osservatori delle vicende Rai, accetteranno di prestare il fianco a questa logica, che poi è una non logica. Una vicenda simile l’ho vissuta quando ero a Rai New 24 e si voleva sostituire il direttore Roberto Morrione, che tanto aveva fatto, tra mille difficoltà, per lanciare il canale satellitare agli esordi. Allora fu il presidente di garanzia Lucia Annunziata a scongiurarne la sostituzione mostrando carattere di ferro e minacciando le dimissioni. Lo fece soprattutto perchè essere presidente di garanzia significa tutelare i cittadini che pagano il canone, che esigono qualità, rispetto e dedizione per la Cosa Pubblica, anche evitando sprechi di denaro pubblico. Tutte qualità che fino a oggi ha dimostrato di avere Ruffini.
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