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di Paolo Serventi Longhi, Fulvio Fammoni
Aderiamo convintamene all’appello contro le misure restrittive per il web decise dal governo. Per la prima volta un paese democratico, nel quale vige una Costituzione liberale, dispone una indiscriminata censura ad un sistema di comunicazione, Internet, che per sua natura non può essere sottoposto ad interventi di limitazione della libertà di espressione. Il decreto Romani va ben oltre, in fatti, la direttiva dell’Unione Europea in materia di comunicazione e definisce un inaccettabile potere di controllo preventivo esercitato soltanto nei paesi che rifiutano i principi della democrazia liberale. Fulvio Fammoni, coordinatore Comitato per il diritto e la libertà di informazione e segretario Cgil, e Paolo Serventi Longhi, Federazione Internazionale dei Giornalisti.
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