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Articolo 21 - Editoriali
Lavoratori Merloni: ipotesi Quadrilatero? No grazie
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di redazione

Mentre in queste ore la capitale è “sotto assedio” da parte dei lavoratori di Alcoa, giunti stamane in attesa del tavolo istituzionale convocato per questa sera a Palazzo Chigi, è già in agguato un'altra vertenza, quella dei lavoratori della Antonio Merloni, che a Roma ci arriveranno l'8 febbraio, data in cui è stato convocato l'ennesimo tavolo istituzionale per risolvere una crisi che perdura ormai da oltre 16 mesi. A tanto ammonta il periodo di commissariamento a cui l'azienda è stata sottoposta, senza che reali soluzioni siano state individuate. In bilico la sorte di oltre 14.000 lavoratori, suddivisi tra Marche e Umbria, (Fabriano, Gualdo Tadino e Nocera Umbra) compreso l'indotto. Giacchè le gare promosse nei mesi scorsi per il rilancio dell'azienda non hanno portato ad alcun risultato si fa sempre più probabile l'ipotesi di acquisto dell'azienda da parte della Quadrilatero, società a capitale pubblico gestita da Marche e Umbria, attiva nel settore infrastrutture. Ipotesi caldeggiata dalla politica, ma rigettata dai lavoratori, per lo meno da quelli umbri...
“Oggi 2 febbraio 2010, noi del "Comitato dei lavoratori Merloni"-  fanno sapere attraverso un comunicato inviato ai media- a seguito dell'incontro tenutosi a Perugia in data 1 febbraio per stabilire un accordo di programma, comunichiamo il nostro rifiuto verso le proposte ivi espresse; rifiutiamo inoltre la proposta d'acquisto da parte della società Quadrilatero.”
E motivano in questi termini il loro rifiuto: “La Quadrilatero è una società gestita dalle regioni Marche ed Umbria che si occupa di infrastrutture, assoltamente incapace di riassorbire al suo interno l'intera forza lavoro dell'attuale Antonio Merloni. Questa è solo l'ennesima speculazione finanziara fatta sulla pelle di noi lavoratori.”
I lavoratori di Colle non ci stanno, vogliono mantenere il loro posto di lavoro, così com'è, chiedono il prolungamento della cassa integrazione, la ricerca di un acquirente disposto ad investire su quel polo industriale, e dicono no ai tagli sul personale.
“Se all'interno del tavolo istituzionale previsto per l'8 febbraio- sottolineano- la discussione verterà solo sull'acquisto da parte della Quadrilatero, chiederemo che le forze sindacali abbandonino il tavolo della trattativa, cosa non fatta durante l'incontro tenutosi in regione il 1° febbraio. Se così non sarà dovranno assumersi le proprie responsabiltà nei confronti di tutti noi lavoratori.”
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