Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - Editoriali
Un voto utile per ridare dignità a Fondi
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di Bruno Fiore, Candidato al Consiglio comunale per il Partito Democratico


Mi presento a voi, cittadine e cittadini di Fondi, quale candidato del Partito Democratico di Fondi al Consiglio comunale, per ricordare a noi tutti che il 28 e 29 marzo questa città ha bisogno di dimostrare con i fatti che è possibile costruire un'alternativa di amministrazione ad un centrodestra fallimentare in ogni settore: economico, sociale, culturale e della sana amministrazione. Voglio ricordare a noi tutti che la Giunta Parisella fu costretta alle dimissioni solo ed esclusivamente perché la sua fine ignominiosa era stata segnata da una lunga indagine della Commissione d'accesso prefettizia che aveva accertato le pesanti responsabilità dei suoi dirigenti e di parte dei suoi rappresentanti che erano stati se non collusi quantomeno disattenti riguardo agli affari che noti personaggi criminali portavano avanti nella massima tranquillità. Quelle vicende non si sono certamente concluse con il mancato scioglimento per infiltrazioni mafiose e ciò è dimostrato dai risvolti che esse continuano ad avere ancora oggi, riguardanti le sanzioni che potrebbero colpire dirigenti del Comune ancora in servizio. Dirigenti, lo ricordiamo, premiati all'ultimo momento dal Sindaco Parisella, con un incredibile bonus economico.  Cosa ha lasciato tutta quella vicenda lo possiamo constatare come cittadini: una macchina amministrativa che somiglia ad un pozzo avvelenato. Ci sarebbe stato bisogno di una profonda opera di risanamento e di pulizia di tutti quei veleni. Ma questo, un Consiglio dei Ministri complice e preoccupato solo di difendere un suo feudo elettorale, non lo ha permesso.
Io ho definito la Giunta Parisella la peggiore amministrazione che la nostra Città ha avuto dal dopoguerra ad oggi, io ho detto all'allora Sindaco Parisella che lui non rappresentava più la nostra collettività, dicendogli chiaramente “Tu non sei il nostro Sindaco!” 
Ebbene, il 28 e 29 marzo, noi abbiamo l'unica arma democratica che possiamo usare per ribadire con forza e convinzione che questa nostra bella Città ha la necessità di cambiare rotta, di tornare ad essere una città amministrata nell'interesse della collettività e non di conventicole, di piccole lobby economiche, guidate dal fiuto degli affari, di un clientelismo sfrenato, che portava decine di associazioni in ogni campo: sportivo, culturale e sociale, ad essere succubi dell'assessore di turno, il quale elargiva i contributi chiedendo un chiaro ritorno elettorale. Pensiamo solo a come era tenuto sotto lo schiaffo politico il Centro per gli anziani, al quale si centellinavano i contributi per qualche minima attività in cambio della sudditanza più totale. Questa è politica del malaffare, questa è illegalità diffusa. E' tutto ciò che ci dobbiamo lasciare alle spalle utilizzando la scheda elettorale del 28 e 29 marzo. Mi rivolgo, ora, agli imprenditori di Fondi: da quelli dell'edilizia, a quelli del commercio e dell'agricoltura. La crisi profonda che sta attraversando la nostra economia è certamente legata ad una generale condizione di difficoltà, ma io vi chiedo di riflettere su cosa concretamente ha fatto la passata amministrazione per proporvi quantomeno un'idea, un progetto di sviluppo, che permettesse a voi tutti di poter intravedere una via d'uscita da questo tunnel. La risposta è una sola: NULLA!

Questi politici della vecchia maggioranza oggi si ripresentano magari sotto mentite spoglie, non in prima persona, perché si rendono conto di essere impresentabili con le loro facce, ma candidando qualche figlio, qualche parente giovane, qualche volto meno compromesso. Io vi dico: fate attenzione, perché chi scrive lo spartito per questi apprendisti stregoni della politica locale è sempre lo stesso maestro: il Senatore Claudio Fazzone. Questo giovane politico locale di belle speranze, che non è più giovane e di speranze ne ha sicuramente meno oggi, dopo essere riuscito a spaccare il Partito delle Libertà a livello locale e a livello regionale.  Il politico Fazzone, che si permette di chiedere per se l'assessorato alla Sanità della Regione Lazio, dopo aver dimostrato coi fatti cosa intende lui per gestione della sanità: clientelismo sfrenato, decine e decine di lettere di raccomandazione per far assumere qualche amico postulante. Lasciamo alla magistratura il giudizio penale, il nostro giudizio politico è netto: fuori il clientelismo dalla sanità! Vorrei ricordare a voi tutti in quale disastro la Giunta Storace aveva lasciato la sanità regionale con un deficit ben 10 miliardi di euro. Una sanità allo sbando in cui le ASL non si preoccupavano nemmeno di presentare i propri bilanci. Tutto questo lo stiamo pagando noi cittadini, con l’addizionale dell’IRAP. Tutto questo ha portato al commissariamento da parte del Governo Berlusconi della sanità regionale. Se oggi si parla di tagli al bilancio della sanità, questi tagli li stanno programmando i commissari regionali del Governo Berlusconi. Noi ci siamo battuti, e continueremo a farlo, per la difesa dell’Ospedale S. Giovanni di Dio che, nonostante le polemiche strumentali del centrodestra, non ha visto tagli di posti letto, non ha visto la chiusura del laboratorio analisi. La ASL di Latina e la Regione hanno voluto e realizzato il trasferimento del centro TMSRE  e del Consultorio familiare all’interno del nostro Ospedale, dando loro sedi agibili e decorose.
Il Senatore Fazzone è anche il presidente di Acqualatina, a 90.000 euro l'anno, grazie ai nostri soldi, grazie all'acqua che ci viene fatta pagare a prezzo carissimo. Noi siamo per il ritorno ad una gestione pubblica dell'acqua, perché l'acqua è un bene comune, che non si deve e non si può privatizzare.
Il Senatore Fazzone deve spiegarci come mai il Partito delle Libertà è favorevole al ritorno al nucleare in Italia, con un probabile riattivazione della centrale nucleare di Borgo Sabotino e di quella del Garigliano come deposito di scorie radioattive. Nel giro di cento chilometri il nostro territorio si troverebbe di nuovo circondato di siti nucleari. Noi siamo contrari al ritorno al nucleare, favorevoli  ad una politica di ricerca e di investimenti per le energie alternative: solare ed eolica.
I temi legati alla privatizzazione dell'acqua e all'opposizione al ritorno al nucleare devono entrare a pieno titolo nell'agenda politica della futura amministrazione di centrosinistra. Perché ciò significa continuare quell'impegno concreto che la Regione Lazio ha messo in questi ultimi anni nella difesa e nella valorizzazione dei beni naturalistici della nostra Città.

Il PDL locale e provinciale hanno mobilitato tutte le loro energie contro l’istituzione del Monumento naturale del Lago di Fondi e, oggi, del Parco dei Monti Ausoni. Questi enti, voluti fortemente dalle associazioni che si battono per la difesa dell’ambiente e dai cittadini, hanno permesso la salvaguardia del bene più prezioso che la nostra collettività ha: il lago e un vasto territorio che raggruppa ben nove comuni delle province di Latina e Frosinone. Hanno negato, speriamo definitivamente, l’aggressione della speculazione edilizia in odore di camorra. Hanno creato i presupposti per creare centinaia di posti di lavoro puliti ai nostri giovani. Con l’istituzione del Parco Naturale dei Monti Ausoni, insieme a quello già esistente dei Monti Aurunci, la Regione Lazio ha saputo coniugare la difesa dell’ambiente, la sua valorizzazione e la creazione di nuove opportunità di sviluppo economico.
Noi vogliamo disegnare un grande progetto di radicale rinnovamento della amministrazione. Ma ciò sarà possibile solo con un voto utile e non condizionato dalle mille promesse fasulle. Un voto libero dal clientelismo. Vi invito a non votare chiunque in questi giorni si presenta davanti a voi con una qualsiasi promessa elettorale: quella di garantire il posto di lavoro ai vostri figli, quella di favorirvi in una qualche pratica amministrativa, quella di farvi avere una concessione edilizia. Con il nostro voto possiamo sconfiggere la malapolitica. Lo dobbiamo fare per noi stessi e, soprattutto, per i nostri figli.

Fondi, lì 14 marzo 2010

Bruno Fiore, Candidato al Consiglio comunale per il Partito Democratico

Letto 1419 volte
Dalla rete di Articolo 21