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Articolo 21 - Editoriali
Non bacio le mani
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di Tania Passa



“Non bacio le mani” è la risposta migliore che l’antimafia possa dare alla stretta del  Capo del Governo contro il racconto delle mafie, sia esso sotto forma di fiction o di  romanzo  che racconta le cosche criminali, a B non piace che se ne parli. Noi dissentiamo come giornalisti, come comunicatori e come scrittori, ma soprattutto come cittadini  perché sul campo abbiamo imparato che le mafie temono la luce mediatica, ed anzi attraverso vere e proprie “ scorte mediatiche“  siamo riusciti nel nostro piccolo a fare molto.

Esiste un fenomeno simile alla forza di gravità che  si attua nei comportamenti sociali, è una specie di “forza di gravità sociale", che assume un evento o un’idea quando molte persone la perseguono. Più gente coinvolge quel fenomeno, più esso assume rilievo per la maggioranza delle persone che osserva.
Ecco perché ci piace parlare di Mafia, Ndrangheta e Camorra, perché mai come ora la forza di gravità che la parola crea  li spaventa. Ora che anche la rete, essendo libera, può aiutarci a diffondere le idee. Avanti tutta quindi con il racconto delle mafie, in qualsiasi forma comunicativa, ma si parli!
In questo quadro politico e sociale l’iniziativa “NON BACIO LE MANI”  della Rubbettino editore,  per promuovere la lettura come strumento di conoscenza per combattere la mafia, è semplicemente lodevole
L’iniziativa, realizzata anche con il sostegno della Provincia di Catanzaro, è partita in tutte le librerie Feltrinelli e nelle altre principali librerie italiane, sulla stampa e mediante il sito web www.nonbaciolemani.it, dal 19 aprile.
La posizione della casa editrice è netta: "attraverso le armi della cultura si può dare un contributo rilevante per combattere i fenomeni criminali. La lettura che aiuta a conoscere meglio la realtà, a capire a fondo quello che succede in un Paese come il nostro in cui il malaffare è ovunque presente e, spesso, si nasconde dietro forme inconsuete e, spesso, ingannevoli. La cultura come strumento di libertà, che aiuta a non abbassare la testa, a non baciare le mani.”  
Nella conferenza stampa di presentazione della campagna   alla presenza tra gli altri: dell’editore Florindo Rubbettino, dei giornalisti Laura Aprati ed Enrico Fierro autori di ' Malitalia ', del Presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro, di Laura Garavini della Commissione Antimafia, Fabio Granata, vicepresidente della Commissione Parlamentare antimafia, ha rilasciato una dichiarazione shock . «Stiamo analizzando dati preoccupanti sul fronte dell’inquinamento mafioso del voto. In Calabria ad esempio ben 28 candidati alle regionali risultano fuori dal codice di autoregolamentazione e di questi ben 18 risultano eletti».
D’altronde lo avevamo intuito viste le notizie dalle comunali di Casal di Principe che vedono le elezioni quasi totalmente infangate dalla Camorra.
Granata è uno degli uomini più vicini a Fini. La terza carica dello Stato tra le motivazioni della rottura con Berlusconi ha posto il tema della legalità, e nei giorni scorsi aveva spiegato quanto fosse  inaccettabile dire che Saviano con i suoi scritti favorisca le mafie.
In questo quadro l’iniziativa “ io non bacio le mani” è quanto mai opportuna e Articolo21 la sottoscrive in pieno.  
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