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Articolo 21 - Editoriali
Una legge per puntare su risparmio energetico e rinnovabili
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di Alfiero Grandi*

Non basta la pur indispensabile iniziativa delle forze di opposizione in parlamento. Occorre offrire alle persone uno strumento di condivisione, di mobilitazione per affermare una via energetica alternativa a quella attuale e che il nucleare non solo è sbagliato ma non serve.

Il risparmio energetico è il primo asse della proposta di legge. Possono risparmiare il cittadino, l’impresa, il sistema paese che importerebbe meno energia e migliorerebbe il saldo con l’estero.

Questo Governo ha adottato una misura sbagliata e non riuscirà neppure a spendere i 10 milioni di euro disponibili per favorire il risparmio.

Questo Governo sta pensando alla riduzione dei contributi per le energie da fonti rinnovabili, con la motivazione che costano troppo, ma non tocca i contributi CIP 6 ai termovalorizzatori che costano il doppio.

L’Europa propone di portare l’obiettivo di ridurre la CO2 dal 20 % al 30 %. La crisi economica ne sta aiutando la riduzione più del previsto. Il Governo si è messo di traverso a questo lodevole tentativo.

Perché la Germania è un esempio? La Germania sostiene con determinazione la riduzione al 30 % del CO2 e le rinnovabili. Ci guadagna perché la Germania è leader nella ricerca e nelle tecnologie delle fonti rinnovabili, sole compreso (con  meno sole di noi) esporta e aumenta l’occupazione qualificata.

Questo Governo prova a rifilarci un nucleare costoso e pericoloso per ambiente e persone. Anche la destra lo sa. Non a caso Berlusconi vuole una campagna di propaganda pro nucleare per convincere gli italiani che, evidentemente, convinti non sono.

La proposta di legge di iniziativa popolare verrà depositata il 7 giugno in Cassazione oltre al risparmio ha l’obiettivo di rispettare il 20-20-20 europeo entro il 2020 con un forte sostegno alle energie da fonti rinnovabili, se possibile fare meglio. In tutti i consumi energetici: civili, industriali, trasporti, non solo per il 20% di elettricità.

Politica è scegliere e impegnare tutte le risorse: finanziarie, tecnologiche, umane. Marcegaglia è rimasta impressionata dall’impegno cinese nelle fonti rinnovabili. I cinesi sono diventati in poco tempo i maggiori produttori di pannelli solari. Misurarsi con la competizione è anche scegliere campi innovativi, sostenere la ricerca, la produzione, la diffusione tecnologica coinvolgendo i cittadini, rendendo convenienti le scelte.

E’ il contrario di far sparire le detrazioni fiscali al 55 % per il risparmio energetico, come fa il Governo. Basta guardare le costruzioni in corso. Quelle con coibentazioni moderne ed efficaci sono ben poche.

Questa proposta di legge sarà sottoposta ai cittadini chiedendo di sostenerla, per farla arrivare in parlamento e avviare una ricostruzione di iniziativa grazie al largo e unitario schieramento che la propone. Una politica energetica fondata su risparmio e rinnovabili, senza nucleare, è possibile. Sostenere il ddl può essere l’occasione per ripartire.

*da l'unità 6 giugno 2010

 

 

 

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