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Articolo 21 - Editoriali
Rogo Corano: dilemma per media, Ap si autocensura
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di Alessandra Baldini*

Il rogo del Corano in Florida divide i media americani: autocensurarsi o diffondere immagini incendiarie che rischiano di alimentare gravi violenze religiose nel mondo in coincidenza con l'anniversario dell'11 settembre? L'Associated Press e' stata il primo grande mezzo di informazione a scegliere per la strada dell''oscuramento'. Se il pastore Terry Jones darà tra due giorni alle fiamme copie del libro sacro dell'Islam, la maggiore agenzia di stampa americana ''non distribuirà le immagini e non fornirà descrizioni dettagliate di testo'', si legge in un memorandum allo staff reso noto dal sito online Politico.com. E' un dilemma che divide i media, tra diritto all'informazione a tutti i costi e esigenze di sicurezza che travalicano i confini nazionali. Il dibattito evoca quello che spaccò l'establishment giornalistico all'epoca delle foto di Abu Ghraib: le foto e i video delle umiliazioni a cui soldati americani avevano sottoposto i prigionieri di guerra iracheni nel famigerato carcere alle porte di Baghdad diedero un duro colpo all'immagine degli Stati Uniti nel mondo, e soprattutto nel mondo islamico. A oggi non e' chiaro se il reverendo Jones porterà a termine il suo clamoroso gesto e dunque la decisione se puntarci addosso i riflettori e' ancora molto per aria: ''Copriamo la controversia ma non decideremo se andare in onda con il video fino a quando non lo vedremo'', ha detto un portavoce della Abc promettendo che le immagini ''saranno presentate nel contesto appropriato per il pubblico''. Anche la Cbs ''seguira' la storia mettendola nel suo contesto come faremmo per qualsiasi notizia''.  Detto questo e' un fatto che la crisi del rogo del Corano da parte di una chiesa estremista che conta appena una quarantina di fanatici e' cresciuta anche perche' alimentata dai media: ''Molti giornalisti sono d'accordo che le farneticazioni di un predicatore fanatico in Florida non dovrebbero essere in prima pagina in tutti gli Stati Uniti, ne' dovrebbero aprire i telegiornali nazionali'', ha scritto oggi uno dei piu' noti esperti di media, Michael Calderone.  D'altra parte e' stato impossibile per i media americani sfuggire all'obbligo di dare sempre piu' peso all'avvenimento via via che leader mondiali, il segretario generale dell'Onu, il Vaticano e l'amministrazione Obama fino al presidente hanno detto la loro nella vicenda. 

* Ansa
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