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Articolo 21 - Editoriali
Iran- Natale (Fnsi) : “Governi europei garantiscano sicurezza colleghi iraniani”
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di redazione

“ I governi europei garantiscano l’incolumità dei giornalisti iraniani ospiti nelle nostre città “. L’appello viene dal presidente della FNSI Roberto Natale che oggi ha incontrato a Firenze Noushabeh Amiri, presidente dell’ Associazione Internazionale dei Giornalisti Iraniani . Nel corso dell’incontro, che si è tenuto presso la sede della Giunta Regionale Toscana, la Amiri ha denunciato come dalle rivelazioni di Wikileaks risulti che la Repubblica Islamica aveva incaricato un sicario di assassinare il vicepresidente dell’associazione Alireza Nourizadeh, residente a Londra e da qualche tempo messo sotto protezione dalle autorità inglesi.
L’organizzazione dei giornalisti iraniani si è costituita nella scorsa primavera a Parigi ed è in fase di strutturazione. “ E’ un paradosso  che ci troviamo nel mirino dei servizi segreti della Repubblica Islamica, ancora prima di essere nati ufficialmente”, commenta la Amiri, “ Il Governo di Ahmadinejad – prosegue la presidente-  ha già messo fuorilegge il sindacato iraniano e adesso vuol impedire che nasca un’associazione dei giornalisti all’estero, dove sono rifugiati 700 colleghi fuggiti dalla repressione interna “.
La collega Noushabeh Amiri ha chiesto alla stampa italiana di fare semplicemente il suo lavoro e cioè di informare l’opinione pubblica di quanto avviene in Iran, delle decine di giornalisti arrestati, dei giornali chiusi e della quotidiana offesa ai diritti umani”.
Nel corso dell’incontro, che à il primo pubblico tra la nascente associazione dei giornalisti iraniani e un  sindacato di categoria europeo, Roberto Natale ha garantito il pieno sostegno della Fnsi alla richiesta di ammissione dell’AIGI alla Federazione Internazionale dei Giornalisti che ha sede a Bruxelles.
L’iniziativa di oggi si è svolta a Firenze in occasione della Festa della Toscana, che ricorda l’editto con il quale il 30 novembre del 1786 il Granduca di Toscana abolì la pena di morte e la tortura. La Amiri e il collega Ahmad Rafat, membro dell’AIGI, sono stati ricevuti dall’assessore ai diritti umani della Regione Toscana Riccardo Nencini e dalla vicepresidente della Giunta Stella Targetti.

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