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Articolo 21 - Editoriali
Il dovere di sdegnarsi
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di Luca Cominassi

Sabato 19 febbraio le strade di Parma si sono riempite di migliaia di persone arrivate da tutta Italia per la manifestazione Promuoviamo la Costituzione lanciata dal Comitato Salviamo la Costituzione insieme al Popolo viola e all'associazione Liberacittadinanza.
 
Oltre ad Articolo21 moltissime associazioni e sigle (tra le quali ANPI, CGIL, Libera, Libertà e Giustizia e Agenderosse) hanno aderito all'evento. Partito Democratico, Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà, Partito dei Comunisti Italiani e Rifondazione Comunisti si sono uniti alla giornata senza però interventi dal palco (messo a disposizione dall'ARCI di Parma dopo le polemiche dei giorni scorsi con l'amministrazione comunale di centro-destra che non ha concesso il patrocinio né l'utilizzo del palco "di rito").
 
La manifestazione è stata organizzata a Parma, città delle barricate antifasciste del 1922, non solo per difendere la Costituzione dagli attacchi in materia di legalità, uguaglianza dei cittadini, lavoro e informazione, ma per promuoverne l'attuazione. Proprio per sottolineare l'attualità dei valori della Resistenza i promotori hanno deciso di dedicare la giornata alla partigiana Laura "Mirka" Polizzi, da poco scomparsa e conosciuta per il suo impegno nella diffusione dei valori costituzionali.
 
Il corteo partito da piazzale S. Croce con in testa un gruppo di partigiani si è snodato per le strade della città. I simboli più evidenti nella manifestazione sono stati il tricolore, la Costituzione sotto braccio e il colore viola indossato da molti. Mentre si avvicinavano al Palazzo della Pilotta i manifestanti cantavano l'inno di Mameli e chiedevano le dimissioni del Presidente del Consiglio.

Sul palco il rappresentante del Comitato Salviamo la Costituzione ha letto un comunicato inviato da Oscar Luigi Scalfaro. Maurizio Viroli, professore di Teoria politica all'Università di Princeton ed autore dell'imperdibile saggio La libertà dei servi, ha spiegato che in Italia, per il solo fatto che si sia affermato un potere enorme e arbitrario, i cittadini si sono trasformati in servi. Perché proprio in Italia è stato possibile trasformare una repubblica democratica in una corte? Viroli individua la ragione principale nella debolezza morale degli italiani. Suggerisce quindi di affidarsi alla forza della coscienza morale e allo sdegno di fronte all'ingiustizia, convinti che i propri principi non abbiano prezzo. Il professore ha concluso ricordando che in questo modo è stato sconfitto il fascismo e così verrà sconfitto chiunque tenterà di stravolgere la Costituzione, bibbia laica alla quale fare sempre riferimento.

Lapetra di Libera rende omaggio a Falcone e Borsellino e a molte vittime della mafia ricordando che “le mafie non scelgono i partiti ma uomini e donne”. Dopo un intervento del rappresentante di Giuristi Democratici sull'importanza dell'autonomia della magistratura nella Costituzione è salito sul palco Gaetano Alessio, vincitore della sezione giovani del premio nazionale per il giornalismo dedicato a Giuseppe Fava e collaboratore di articolo21. Ricordando la figura di Giuseppe Fava e gli uomini e le donne impegnati contro il sistema mafioso ha sottolineato, tra forti applausi, l'importanza della recente condanna di Cuffaro e il pericolo dei rapporti tra massoneria, imprenditoria e mafia.

Dopo molti altri interventi gli organizzatori hanno dato appuntamento a tutti per il 12 marzo a Roma e nei luoghi più importanti della Resistenza per una nuova grande mobilitazione a difesa della Costituzione.

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