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Articolo 21 - Editoriali
Vogliono lo scontro sui nostri corpi, donne ribelliamoci
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di Tania Passa

Anno 2011, una donna italiana tutto si aspetterebbe dal suo Paese tranne che essere costretta a ridefinire la figura femminile e combattere per come vorrebbe che fosse .
Forse noi tutte speravamo che persino sulle puttane , si su quelle, i grandi cantautori come De Andrè avessero già scritto tutto, e invece no. L’Italia è un paese di ragazzini e Peter Pan,e andare in piazza in milioni non è servito, nei talk serali si continua a dibattere di Ruby e la metafora che rappresenta, con chi difende la morale della sua storia e dei festini e chi è contro o prova a ribellarsi. Ripeto milioni di donne in piazza e non hanno capito nulla.
 Ma non finisce qui, dai giornali si apprende che  la Ruby abbia persino varcato i confini austriaci per partecipare a Vienna al ballo delle debuttanti. L’evento a Vienna anche grazie a lei ha preso le prime pagine dei giornali austriaci, al posto di notizie come la rivoluzione in Libia.
Di quale  debutto in società parliamo non ci è dato sapere, poiché Il debutto del corpo di Ruby le italiane lo conoscono ormai in tutte le salse è cominciato intorno ad un palo nella sala del Bunga Bunga per arrivare a un letto sfatto. Forse anche in Austria preparano il debutto del ruolo della donna che hanno confezionato a noi, sempre più vallette, sempre più veline sempre più in mostra, sempre più in silenzio.
Nell’ultima settimana c’è stata l’escalation televisiva però, e tacere non si può più. La trasmissione di Antonio Ricci ha persino dato voce alle veline facendo loro testimoniare di aver praticato anni di studi di danza , in risposta alla “ macchina del fango” che dai giornali di sinistra le denigrava per come avevano raggiunto il successo. Forse è stato il momento più alto dello schifo che questi poveri  vecchietti Peter pan, Ricci compreso, stanno raggiungendo.


Usano le veline che hanno inventato e addomesticato facendo loro credere che un corpo esibito è un successo, e ciò di fronte a milioni di tele cittadini silenti, si insomma l’attacco contro le donne cattive e moraliste , termine sparato inoltre come un bazooka da tutte le deputate di centrodestra in tutte le trasmissioni.
Il superficiale è la realtà , e la  realtà sempre più letta come la vogliono loro, con un ruolo di donna sempre più nuda sempre più disponibile e persino ingenua e studiosa, che se serve combatte contro le moraliste .
Gli schemi e i rituali maschili di questi  poveri vecchietti forse  altro non potevano partorire se non relegarci in un ruolo di accompagnatrici. Se ancora costruiscono le  linee di difesa sullo schifo che hanno creato il 13 febbraio non hanno voluto ascoltare. Poiché però l’urlo  e i discorsi di quelle piazze gremite di donne hanno parlato  noi le ricordiamo quelle parole  anche quelle forti , pure e ferite di una ragazza adolescente Sofia Sabatino che rivolgendosi da Piazza del Popolo ad un Premier che  lamentava l’intrusione nella sua sfera privata , gli rispondeva così “Anche io provo questa sensazione di intrusione nella mia sfera privata e nel mio corpo tutti i giorni.”
 Si noi ragazze proviamo continuamente la sensazione di intrusione nei nostri corpi trasformati da dimensione privata a vetrina, e conseguentemente  la discussione sui nostri corpi , il giudizio e la guerra nei talk, sempre sui nostri corpi, anche quelle di questi giorni.


 La giovane studentessa Sofia Sabatino alla fine del suo discorso il 13 febbraio si è rivolta a Ruby esclamando . Karima se ti guardo tu hai la mia età ed un po’ con il corpo io ti capisco.
La  guerra dei vecchietti mediaset e pdl a colpi delle povere vittime veline io no non la capisco e chiedo alle donne un ulteriore ribellione.
In queste settimane le prove che hanno indicato che i vecchietti Berlusconiani andavano alla guerra sulle donne e sulla loro pelle sono state tante, dal caso Bel Pietro Innocenzi di qualche settimana fa, ai vari “Moraliste e moralisti” gridati a tutti i talk, agli scherzetti di striscia la notizia , senza considerare i considerevoli articoli dei giornali della “ditta”  .C’è un confine che non può essere superato la guerra del declino Berlusconiano non  deve  essere combattuta sui corpi delle donne, poiché distruggerebbe quel poco che ci è rimasto e straccerebbe via in un colpo solo il futuro delle nostre figlie. E Questo no non deve accadere.

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