Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - Editoriali
I riflettori sulle morti sul lavoro restino accesi
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di Marco Bazzoni*

Ieri è morto un operaio alla Saras di Sarroch in provincia di Cagliari, la raffineria di proprietà dei Moratti. Nel giro di 2 anni, sono morti ben 4 operai alla Saras (i primi tre operai sono morti il 26 maggio 2009).
Su praticamente tutti i mezzi d'informazione, dopo mesi che non se ne parlava più, si sono riaccesi i riflettori sulle stragi sul lavoro.
Ed ancora leggo, da più parti, di "morte bianca", un eufemismo che andrebbe abolito, ma che purtroppo molti mezzi d'informazione usano ancora.
Leggo che il Governo, tramite il Ministro Sacconi, esprime solidarietà ai parenti, ai colleghi e agli amici dell'operaio deceduto alla Saras.
Mi chiedo con quale coraggio, quando, non mi stancherò mai di ripeterlo, il Governo Berlusconi, con il il Dlgs 106 del 3 Agosto 2009 (decreto correttivo al Dlgs 81/08), ha completamente stravolto il testo unico per la sicurezza sul lavoro voluto dal Governo Prodi.
Un testo che ha dimezzato sanzioni ai datori di lavoro, dirigenti, preposti, e in alcuni casi ha sostituito anche l'arresto con l'ammenda.
La famosa "salvamanager", c'è ancora: come si suol dire, è uscita dalla porta per rientrare dalla finestra.
E questo solo per citare alcune delle molte novità (in negativo) del Dlgs 106/09.
Nonostante ci sia uno stillicidio quotidiano di lavoratori, che molte volte muoiono, perchè nei luoghi di lavoro non vengono rispettate neanche le minime norme di sicurezza, nessuno fa qualcosa di concreto per fermarlo.
Infine, doverosa, una richiesta ai giornalisti: i riflettori sulle morti sul lavoro restino accesi.
*Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze
Email:bazzoni_m@tin.it
Letto 2310 volte
Dalla rete di Articolo 21