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Articolo 21 - Editoriali
CALABRIA in controtendenza, verso l’insostenibile leggerezza delle idee
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di Giulia Fresca

Che strana terra è la Calabria. Sembra davvero la terra dell’impossibile. La terra dove il bisogno vince ancora sull’orgoglio, il politichese sull’ideale. Occorre leggere con questo spirito i dati dei ballottaggi che hanno registrato la vittoria del centro destra in una terra più che mai senza redini. Dopo una campagna elettorale a colpi di bassezze, di accuse e smentite, di querele e di impossibili promesse, ecco che il risultato non può che indurre qualche legittimo sospetto. Politico s’intende, per il resto saranno le Autorità competenti a fare chiarezza.
Se dopo l’elezione di Giuseppe Scopelliti alla presidenza della Regione, le sorti della Provincia di Reggio Calabria potevano sembrare già segnate, la conferma è arrivata solo con il ballottaggio che ha visto il centrodestra strappare al centrosinistra il risultato con la vittoria di Giuseppe Raffa candidato di Pdl-Udc-Lista sud-Npsi-Lista Scopelliti-Pri-Ft con il 52,66% contro il 43,33% dell’avversario Giuseppe Morabito.
La vittoria più strana è senza dubbio quella di Cosenza dove la situazione si è andata sempre più ingarbugliando. Se il candidato dell’Udc e PdL, Mario Occhiuto ha avuto dalla sua parte la strana coesione di forze politiche che al Parlamento si trovano contrapposte, la spaccatura vera si è registrata in casa Pd che aveva inizialmente fatto mancare l’appoggio al sindaco uscente Salvatore Perugini per riversarsi su un “indipendente” che aveva chiesto allo stesso Scopelliti di poter essere il candidato del centro destra. “Lo scarto del PdL”, campeggiava sui manifesti in questi giorni, riferito ad Enzo Paolini, che voleva incarnare l’uomo del centrosinistra e che l’appoggio del Presidente della Provincia ed il suo entourage ha condotto al ballottaggio. Veleni e querele però hanno condito questi quindici giorni con la messa in piazza, da parte di Paolini, delle condanne definitive in capo ad Occhiuto, delle istanze di fallimento e dei reati ascritti per non aver versato i contributi ai dipendenti. Per tutta risposta, da quast’ultimo lo sventolamento delle cartelle esattoriali non pagate ad Equitalia da parte di Paolini e le ipotesi di intessi privati molto forti sulla città. Intorno a tale scenario, ed invocando la “macchina del fango”, la presa di distanza delle diverse componenti le forze politiche che si sono sgretolate al voto.
A cominciare dal numero di votanti. Il 73,26 % al primo turno contro il 55,44 al ballottaggio che ha consegnato la città, dopo venti anni di centrosinistra ad un centro destra allargato ai trasversalismi della sinistra. Mario Occhiuto sostenuto da Pdl, Udc, Popolari liberali, La Destra, Moderati e Nuovo Psi, ha raggiunto il 53,31% dei consensi contro il 46,69%, di Enzo Paolini (Idv, Sel, Psdi, Verdi, P.Liberale, Italiano), ma il dato va letto tenendo conto che i voti di scarto sono solo poco più di duemila e che in essi sono da annoverare quelli dell’Api di Rutelli, degli iscritti al Pd contrari alla politica del presidente provinciale Mario Oliverio che ha disertato il sostegno all’ex sindaco Perugini, e tutti gli scontenti delle diverse estrazioni.
Ed è San Giovanni in Fiore, nella città del presidente della Provincia dove  vince il candidato del centrodestra Antonio Barile con il 61,90% sconfiggendo l’avversario Emilio Vaccai al 38,09%, che occorre ricercare il segnale allarmante di cosa accadrà nei prossimi mesi in Calabria preannunciando gli scenari per le future competizioni elettorali. Ora i Pd “vincitori” con il centrodestra, per il voto contrario al centrosinistra di Musi, Villella, Oliverio e Guccione, inizieranno la resa dei conti in vista del Congresso in autunno ed anche Idv dovrà fare i conti con la debacle che solo in Calabria la vede tra le forze perdenti.
In linea con la situazione nazionale rimane solo Crotone dove il nuovo sindaco è Peppino Vallone, candidato di centrosinistra, sostenuto da Pd, Idv, Sel, Lista civica Siamo Crotone, Rif. Com, Socialisti, Pdci, Lib. e Aut. Noi Sud, Udeur, che ha avuto il 59,41% contro il 40,59% ottenuto da Dorina Bianchi, appoggiata da Pdl, Udc, La Destra, Libertas Democrazia Cristaba, Scopelliti presidente, Lista civica Senatore parola del vostro sindaco, Lista civica Crotone al centro, Lista civica Alleanza per Senatore sindaco, Lista civica per la legalità.
Si tratta però di una riconferma, ed anche questo è un caso tutto a se.
La terra dell’impossibile, dove in questi giorni il mare era splendido ma deserto e sporco, dove per percorrere 70 km di autostrada A3 occorre impiegare un’ora e venti minuti, dove le cosche continuano a intessere i loro traffici e si avvicina il tempo della raccolta degli ortaggi con i nuovi schiavi provenienti dal mare insanguinato, dà fiducia alla coalizione ballerina di Governo, con atto di servilismo e senza dignità verso l’insostenibile leggerezza delle idee.
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