Articolo 21 - Editoriali
ESPOSTO al fine di garantire la massima e paritaria informazione sui referendum
di Redazione
Denuncia – esposto dei sottoelencati Deputati
All’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
Ex articoli 3,5 e 7 del Decreto Legislativo 31 luglio 2005, n.177
Legge 22 febbraio 2000, n. 28
Atti di indirizzo Commissione di Vigilanza RAI del 4 maggio 2011
Contro RAI
La presente denuncia è avanzata dai Deputati: Giulietti, Vita, Beltrandi, Evangelisti, Leoluca Orlando, Angela Napoli, Di Biagio, Nicco, Ghizzoni, Carra, Lusetti, Zaccaria, Realacci, De Biasi, Meta, Gentiloni , Pisicchio, Granata e Pardi
PREMESSO
Che in vista delle consultazioni referendarie che si terranno domenica 12 e lunedì 13 giugno 2011 sia la Commissione Parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi che l’AGCOM hanno emanato apposite delibere, rispettivamente il documento n. 12 del 4 maggio 2011 e la delibera 98/11/CSP, al fine di garantire la massima e paritaria informazione sui referendum;
che ai sensi dell’art. 10 della legge 28/2000 e dell’art. 26 della delibera AGCOM 98/11/CSP spetta all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, anche d’ufficio, vigilare sul pieno rispetto delle disposizioni di legge e applicare le rispettive sanzioni.
CONSIDERATO
Che il palinsesto organizzato dalla RAI con riferimento ai messaggi autogestiti è in contrasto con la normativa prevista dal Regolamento. Se infatti vi sono indicazioni letterali rispetto ad orari ed emittenti di messa in onda, la scelta della RAI di non mandare in onda messaggi autogestiti su RAI 1 e di trasmetterli sulle altre due emittenti in orari di bassissimo ascolto è contraria a quanto richiesto dai Regolamenti citati in premessa e dalla Legge 28/2000.
Che l’inadeguatezza del palinsesto organizzato, in assenza di interventi correttivi, produrrebbe l’impossibilità, per la maggior parte dei cittadini elettori, di conoscere le forze politiche in campo, impedendo così la formazione veramente libera e consapevole della scelta in materia di referendum.
Che tale dato di cattiva informazione investe anche le principali emittenti televisive nazionali private;
CHIEDE
A codesta Ecc.ma Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni di voler:
1. In primo luogo adottare un provvedimento con urgenza al fine di accertare eventuali illeciti.
2. Quanto al merito, accertare l’inadeguatezza del palinsesto di comunicazione politica e di messaggi autogestiti predisposto dalla RAI ed imporre la trasmissione di Tribune elettorali e messaggi autogestiti compensativi, al fine di garantire una maggiore possibilità di conoscenza da parte dei cittadini.
3. Alla luce dei pochi giorni rimanenti di campagna referendaria, prevedere formati ad hoc tali da assicurare alte potenzialità di ascolto
4. Adottare ulteriori provvedimenti di urgenza che si riterranno necessari al fine di ripristinare l’equilibrio delle presenze nei programmi di informazione
All’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
Ex articoli 3,5 e 7 del Decreto Legislativo 31 luglio 2005, n.177
Legge 22 febbraio 2000, n. 28
Atti di indirizzo Commissione di Vigilanza RAI del 4 maggio 2011
Contro RAI
La presente denuncia è avanzata dai Deputati: Giulietti, Vita, Beltrandi, Evangelisti, Leoluca Orlando, Angela Napoli, Di Biagio, Nicco, Ghizzoni, Carra, Lusetti, Zaccaria, Realacci, De Biasi, Meta, Gentiloni , Pisicchio, Granata e Pardi
PREMESSO
Che in vista delle consultazioni referendarie che si terranno domenica 12 e lunedì 13 giugno 2011 sia la Commissione Parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi che l’AGCOM hanno emanato apposite delibere, rispettivamente il documento n. 12 del 4 maggio 2011 e la delibera 98/11/CSP, al fine di garantire la massima e paritaria informazione sui referendum;
che ai sensi dell’art. 10 della legge 28/2000 e dell’art. 26 della delibera AGCOM 98/11/CSP spetta all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, anche d’ufficio, vigilare sul pieno rispetto delle disposizioni di legge e applicare le rispettive sanzioni.
CONSIDERATO
Che il palinsesto organizzato dalla RAI con riferimento ai messaggi autogestiti è in contrasto con la normativa prevista dal Regolamento. Se infatti vi sono indicazioni letterali rispetto ad orari ed emittenti di messa in onda, la scelta della RAI di non mandare in onda messaggi autogestiti su RAI 1 e di trasmetterli sulle altre due emittenti in orari di bassissimo ascolto è contraria a quanto richiesto dai Regolamenti citati in premessa e dalla Legge 28/2000.
Che l’inadeguatezza del palinsesto organizzato, in assenza di interventi correttivi, produrrebbe l’impossibilità, per la maggior parte dei cittadini elettori, di conoscere le forze politiche in campo, impedendo così la formazione veramente libera e consapevole della scelta in materia di referendum.
Che tale dato di cattiva informazione investe anche le principali emittenti televisive nazionali private;
CHIEDE
A codesta Ecc.ma Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni di voler:
1. In primo luogo adottare un provvedimento con urgenza al fine di accertare eventuali illeciti.
2. Quanto al merito, accertare l’inadeguatezza del palinsesto di comunicazione politica e di messaggi autogestiti predisposto dalla RAI ed imporre la trasmissione di Tribune elettorali e messaggi autogestiti compensativi, al fine di garantire una maggiore possibilità di conoscenza da parte dei cittadini.
3. Alla luce dei pochi giorni rimanenti di campagna referendaria, prevedere formati ad hoc tali da assicurare alte potenzialità di ascolto
4. Adottare ulteriori provvedimenti di urgenza che si riterranno necessari al fine di ripristinare l’equilibrio delle presenze nei programmi di informazione
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