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Bagnasco batte Obama. Di Santoro si perdono le tracce!
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di OSSERVATORIO TG

Bagnasco batte Obama. Di Santoro si perdono le tracce!

I TITOLI DEL 22 MARZO 2010 - Nei titoli dei telegiornali di questa sera, Bagnasco scalza Obama. Anche se tutti la definiscono una svolta storica, solo un telegiornale, il tg5, decide di dedicare il titolo di apertura alla riforma della sanità varata dal Congresso degli Stati Uniti.  Il tiggì uno, il tiggi due e il tg di la7 scelgono invece di fare il titolo di apertura sulle indicazioni di voto del Cardinale Bagnasco, presidente della CEI.
Il tiggì 4 di Emilio Fede sembra aprire su Obama: ma è solo un accenno per lanciare un lungo servizio sul buco nei conti della sanità nel Lazio e in Campania.

Nei titoli del telegiornale di Studio Aperto, che apre con la strage di Erba, la notizia sulla riforma della sanità in America non è presente.
L’appello della Conferenza Episcopale in vista delle Regionali è ampliamente riportato con titoli e servizi in tutti i telegiornali; le dichiarazioni di Bagnasco sono anche l’oggetto del sondaggio del tg di la7.
Ampia pagina politica in tutti i tiggì.  Ampiamente riportate le dichiarazioni di Berlusconi e quelle di Fini, con alcune “sfumature” differenti: mentre infatti per il tg3 Fini frena sul presidenzialismo, il tg5 titola: Fini: “Il presidenzialismo è importante e positivo.”

Tutti i telegiornali tranne il tg di Studio aperto e il tg 4 hanno nei titoli la notizia dell’ arresto dell’ architetto Giuseppe Liga, accusato di essere il nuovo capo della mafia di Palermo. Solo il tg2 ricorda nel titolo che “per anni ha ricevuto commesse pubbliche.”

Solo il tiggì 3 dedica un servizio alla conferenza stampa di Santoro di presentazione dell’iniziativa Rai per una notte, mentre il tg 2 ne dà notizia in una breve nota.
Il tiggi uno trova però lo spazio per una serie di servizi di alleggerimento: come rinnovare l’atmosfera di casa con arredi floreali; la ripopolazione di una colonia di farfalle in California; l’invadenza delle suonerie dei cellulari; una tigre a dorso di un cavallo al circo; e la pizza a chilometri zero.

Il Commento: intervista a Corradino Mineo, direttore di Rainews 24 - di Alberto Baldazzi, direttore Ecosistema

Corradino Mineo, soltanto il tg 3 si accorge della presentazione dell’ iniziativa di Santoro in un servizio ampio  nella parte terminale della sua edizione. Tutti gli altri tg nazionali stendono un velo di silenzio su questa iniziativa che pure è molto interessante, stimolante soprattutto per il mondo dell’ informazione e della comunicazione. Di cosa si tratta:autocensura  per gli altri canali Rai e  disimpegno programmatico per Mediaset e La7.
Le rispondo senza peli sulla lingue. Quando  in una grande manifestazione di popolo come quella di Piazza San Giovanni si vedono non uno ma più cartelli contro Santoro evidentemente le sue iniziative, la decisione di chiudere in questa fase elettorale Anno Zero, la risposta di Santoro fa notizia, è informazione. Da questo punto di vista penso che sia giusto parlarne anche con il dovuto rilievo. Noi lo facciamo, gli altri hanno fatto scelte diverse. Spiegheranno loro.

Possiamo tornare sulla scelta che è stata annunciata oggi da parte di Rainews 24 , quindi una scelta tua, di seguire in diretta l’avvenimento di giovedi sera da Bologna.
Noi lo seguiremo integralmente, e la ragione è semplice. Noi ci stiamo affermando come all news; abbiamo fatto il conto negli ultimi otto giorni:  stiamo a un soffio dal nostro concorrente che fa un bel prodotto e ha mezzi importanti che spesso a noi difettano. La nostra forza sta nell’ informazione di flusso e nel dare in diretta tutte le grandi cose che succedono in Italia e all’ estero. Alle cinque del mattino abbiamo dato in diretta il discorso di Barack Obama; abbiamo sabato 13 dato in diretta la manifestazione delle opposizioni in piazza del popolo; e sabato 20 quella di don Ciotti a Milano, quella per l’acqua a Roma e naturalmente  la grande manifestazione del Popolo della libertà.  Queste sono scelte vincenti.  Sia il 13 che il 20 eravamo noi la prima all news per media di telespettatori nelle  24 ore: un titolo di merito dal punto di vista professionale  è che per esempio nella manifestazione del Popolo della libertà noi siamo stati i più seguiti. Abbiamo toccato alle 18 e 17  106 mila e 500 spettatori,  che per una televisione non generalista è un bellissimo risultato. E’ assolutamente normale, è doveroso che dia anche l’evento annunciato da quei professionisti che tra l’altro innalzano la bandiera del servizio pubblico e che non hanno  potuto fare le loro trasmissioni nel periodo di campagna elettorale e che invece ritengono che il servizio pubblico questo debba continuare a fare in ogni momento.

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