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Articolo 21 - Editoriali
Si riaccendono i riflettori" dei mezzi d'informazioni sulle morti sul lavoro. Tempo due giorni e si spegneranno nuovamente
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di Marco Bazzoni*

Lunedì 3 Ottobre sono morte cinque operaie nel crollo di una palazzina a Barletta.
Lavoravano "in nero", sfruttate  per 4 euro l'ora, in un maglificio situato in uno scantinato:

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/10/03/visualizza_new.html_695602031.html

E come spesso accade, si sono riaccesi "i riflettori" dei mezzi d'informazioni sulle morti sul lavoro.
Tempo due giorni e si spegneranno nuovamente.
Il Presidente della Repubblica ha lanciato un messaggio durissimo:

"L'inaccettabile ripetersi di terribili sciagure, laddove si vive e si lavora, impone l'accertamento rigoroso delle cause e delle responsabilità, e soprattutto l'impegno di tutti, poteri pubblici e soggetti privati, a tenere sempre alta la guardia sulle condizioni di sicurezza delle abitazioni e dei luoghi di lavoro con una costante azione di prevenzione e di vigilanza".

Spero che questo monito del Capo dello Stato serva a richiamare tutti alle proprie responsabilità, in primis il mondo politico, che sta facendo davvero troppo poco perchè queste triste bollettino di guerra quotidiano si riduca drasticamente.
Il Governo Berlusconi dovrebbe capire che non abbiamo bisogno di "lacrime di coccodrillo" ad ogni strage sul lavoro, per cambiare le cose ci vogliono i fatti.
Quelli che questo governo non ha mai fatto per fermare queste stragi sul lavoro.
E lo voglio dire chiaro e tondo anche al Ministro Sacconi e al suo Ministero, che invece di cimentarsi in una campagna pubblicitaria con lo slogan "Sicurezza sul lavoro, la pretende chi si vuole bene" (che colpevolizza i lavoratori, come se non volessero bene, ecco perchè si infortunano o peggio muiono sul lavoro) , farebbe bene a ripristinare le norme per la sicurezza sul lavoro volute dal Governo Prodi con il Dlg 81/08 (testo unico sicurezza sul lavoro), che sono state stravolte dal Dlgs 106/09 (decreto correttivo), che tra le tante cose ha dimezzato la sanzioni ai datori di lavoro, dirigenti preposti, in alcuni casi ha sostituito l'arresto con l'ammenda.
In quel decreto caro Sacconi, doveva essere cancellata la vergognosa norma "salva-manager", invece "l'avete fatta uscire dalla porta, per farla rientrare dalla finestra".
Ci si lamenta che non c'è cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, per forza che non c'è perchè non la si insegna, ma per farla entrare nelle "teste" delle persone, bisogna iniziare ad insegnarla fin dal piccoli,  cioè dalle scuole elementari, come si fa in Francia, perchè non dimentichiamocelo mai, gli studenti di oggi, saranno i lavoratori e gli impreditori di domani.
E per cortesia, la si smetta di chiamarle "morti bianche", tragiche fatalità, doveva succedere.
Queste morti non sono mai dovute al fato o al tragico destino, ma accadono perchè nella stragrande maggioranza dei luoghi di lavoro, non si rispettano neanche le minime norme di sicurezza sul lavoro.
Molte volte sono dei veri e propri omicidi sul lavoro.
E con questa crisi che c'è stata non è che la sicurezza nei luoghi di lavoro sia aumentata, anzi......
Se stiamo dietro ai dati ottimistici che dirama l'Inail (fortemente sottostimati), che parla di calo di infortuni e morti sul lavoro ogni anno, sembra che nei luoghi di lavoro le cose stiano migliorando.
Non è così, ogni giorno è un bollettino di guerra, e 3/4 persone non fanno più ritorno a casa.
Questo ci dovrebbe fare riflettere, dovrebbe riflettere la politica, dovrebbero riflettere i sindacati, dovrebbero riflettere le Istituzioni, dovrebbero riflettere i datori di lavoro, che così non si può più andare avanti.
Tutte questi morti sul lavoro non sono degne di un paese civile, che mette al primo articolo della sua Costituzione il lavoro, come diritto fondamentale.
Quando sento dire che non ci sono i controlli per la sicurezza, non posso fare a meno di arrabbiarmi.
Come fanno solo 1850 tecnici della prevenzione dell'Asl a controllare 6 milioni di aziende?
Le Asl hanno un personale ispettivo ridotto all'osso, e nessuno governo che si è succeduto in questi anni (ne di destra, di centro e di sinistra), ha fatto nulla per aumentarne il personale ispettivo: se non erro c'è ancora il blocco della assunzioni per il personale ispettivo Asl, così ad ogni pensionamento di personale ispettivo, i tecnici diminuiscono.
"L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul Lavoro" e non sulle morti sul lavoro!!!
Vogliamo i fatti, è così difficile da capire?

* Marco Bazzoni-Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze
Email:
bazzoni_m@tin.it

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