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di Redazione
Fare il 12 per cento di share su un circuito alternativo alle grandi reti generaliste "e' un risultato eccezionale" ma soprattutto un atto d'accusa nei confronti di chi ha determinato e lasciato che Michele Santoro lasciasse la Rai. Lo dichiara Nino Rizzo Nervo, consigliere Rai, commentando i dati di ascolto di ieri di "Servizio Pubblico'. Il consigliere di area Pd parla anche di "tre milioni di schiaffi" (riferendosi al numero complessivo di quanti hanno seguito il programma tra tv e web, ndr) e muove critiche al vertice aziendale per il fatto che si sia rinunciato a Santoro (c'e' stata una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, ndr) senza un preventivo passaggio in Cda. Rizzo Nervo parla di perdita di "una risorsa strategica della Rai" e invita a riflettere "chi nel consiglio di amministrazione, per inerzia o per calcolo politico, ha consentito che si potesse cancellare una trasmissione come Annozero che garantiva grandi ascolti e importanti ricavi pubblicitari".
''Credo che il risultato di ascolto della trasmissione di Michele Santoro vada al di la' delle piu' ottimistiche aspettative. Quel clamoroso 12% dimostra due cose: la prima e' che il silenzio dei grandi network non impedisce alla voce di chi ha qualcosa da dire di raggiungere milioni di persone (ripeto: milioni di persone). La seconda e' che la RAI ha fatto un vero e proprio autogol, come sosteniamo da mesi con i colleghi Rizzo Nervo e De Laurentis, rinunciando a Michele Santoro'': cosi' il consigliere di amministrazione Rai Giorgio van Straten, per il quale ''varrebbe la pena che chi di dovere facesse autocritica, rinunciasse a compiacere un presidente del consiglio oltretutto in uscita, e offrisse a Santoro uno spazio su una nostra rete generalista''.
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