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Articolo 21 - Editoriali
Tav e "divise pulite"
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di redazione*

Pubblichiamo di seguitola lettera firmata di un nostro lettore

Vi scrivo per porvi all'attenzione tale video caricato su
"youreporter" qualche giorno fa, inerente gli scontri che stanno
avvenendo in Val Susa, sul cui accaduto ritengo che non sia stata data affatto
o in maniera misera la giusta attenzione.

Vi anticipo che non sono coinvolto nell'evento, non ho contatti con gli
interessati, nè particolari simpatie o antipatie. Sono un semplice cittadino
Italiano.
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Vt2Kn_KzAlU

Indipendentemente
dalle proprie idee sulla questione TAV o non-TAV, mi sembra che i tg, la
stampa, tribune giornalistiche e politiche abbiano dato largo spazio al
"manifestante" che insultava ed istigava il carabiniere in Val Susa e
tutti pronti di fretta e furia a condannare tale gesto.

Non
vedo il motivo per cui gli stessi, come tante e tante altre volte, non abbiano
provveduto con la medesima celerità, o forse maggiore, a ripudiare questi
sedicenti "poliziotti" per il modo in cui hanno agito. Eppure si
chiede solitamente ai movimenti di inscenare il solito teatrino sul
"condannare le frange estremiste di manifestanti, tifosi, politici,
ecc"... ma qui tutti tacciono.

Dove
sono in primo luogo i colleghi!?? Le altre forze dell'ordine?? I funzionari
dello Stato?! Giornalisti ed intellettuali che non premono su tali
fatti??
Nella trasmissione
Piazza Pulita, il poliziotto intervistato ha semplicemente riferito sulle
condizioni di lavoro delle forze dell'ordine, ma non mi sembra che abbia fatto
alcun cenno sul comportamento dei colleghi, nè il sindacato, nè altri
ancora...

Questi
indossano delle divise. Altro che condannarli!!!... Questi rappresentano le
istituzioni, lo Stato. Il loro comportamento è tutt'altro che legale. Sembra
tanto che si avvicini allo squadrismo fascista o forse anche a quei raid che a
volte vengono compiuti dagli squadristi mafiosi o camorristici.

C'è
della gente che è morta con quelle divise addosso e che credeva in quelle
stesse divise. Molti di noi ricordano ciò. E molti di noi si prostrano dinnanzi
alla memoria di tali Eroi di Stato. Che le loro anime e le loro famiglie
sappiano, per quanto piccololo possa comparire alla grandezza del loro dolore,
che il loro sacrificio non è stato affatto vano. Che è servito a qualcuno per
crescere meglio, con dei veri valori... i valori delle "Divise
pulite", di uno "Stato pulito".

*lettera firmata da Mirko Ferraiolo

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