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Per Andrea Gagliardoni e per tutte le vittime sul lavoro
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di Samanta Di Persio

Per Andrea Gagliardoni e per tutte le vittime sul lavoro

Quando accadono tragedie come quella Thyssenkrupp o dell’Umbria Olii, per qualche giorno i riflettori dei media italiani si accendono e qualche rappresentante politico dichiara che la realtà deve cambiare, che non si può continuare a piangere vittime innocenti, affiancato, spesso e volentieri, dai moniti del Presidente Napolitano. Ma poi, puntualmente, si spegne tutto, cala il silenzio, rimangono solo le lacrime, il crudo dolore dei familiari, dei lavoratori e delle lavoratrici vittime degli incidenti.

Il parossismo del nostro Paese è arrivato al punto tale che una famiglia, nello specifico la famiglia Gagliardoni, dopo 4 anni dalla morte di Andrea, operaio ventitrenne dell’Asoplast di Ortezzano, schiacciato  da una macchina tampografica non a norma,  abbia difficoltà nel trovare una degna sepoltura per il giovane. Al tempo della tragedia la mamma Graziella sotto choc aveva accettato il loculo in prestito da parte di una carissima amica di famiglia. Dopo 4 anni in seguito alla richiesta della signora di riavere il loculo, Graziella va dal sindaco, ma questi gli dice che non è possibile traslare Andrea finchè la signora non muore. Inizia una via crucis al comune, senza nessuna risposta.

Il sindaco resterà irremovibile persino di fronte agli avvocati della trasmissione di Mi manda rai 3 che gli dicono che non esistono regolamenti che avvalorano la sua tesi.

Saremo il 19 Giugno a Porto Sant’Elpidio alle 11:30 accanto a Graziella e la famiglia Gagliardoni per mantenere vivo il ricordo di Andrea e di tutte le vittime sul lavoro.

L’ anno 2009 si è chiuso con 874.940 infortuni sul lavoro e 1.120 casi mortali.

Cifre terrificanti, degne di una guerra.

Bisogna potenziare i controlli nei luoghi di lavoro, fare in modo che vengano eseguiti seriamente e completamente,  bisogna che i responsabili degli infortuni e delle morti siano puniti con pene esemplari, che tutti i lavoratori siano formati sulle norme di sicurezza e che gli RLS e tutti i lavoratori che denunciano condizioni di insicurezza non vengano penalizzati (v. i casi  di Dante De Angelis e Salvatore Palumbo, entrambi licenziati, quest’ultimo ancora non riassunto e con tre bambini a carico).

Chiediamo al sindaco e alle autorità competenti di destinare finalmente un loculo ad Andrea, in modo che possa avere una degna sepoltura.

Chiediamo a tutti i cittadini e a tutte le organizzazioni di partecipare al presidio perchè tale evento è anche l’occasione per chiedere ancora una volta con forza che venga realizzata nei fatti una politica della sicurezza sul lavoro affinchè nessun lavoratore rischi la vita.

Associazioni e cittadini aderiscono

Informare per resistere, Cgil Fermo, Italia dei Valori di Senigallia, Rifondazione Comunista di Fermo, Agende Rosse, Meet up Macerata, Legambiente Fermo Valdasso, Unione Sindacale Italiana Usi Ait, associazione Ruggero Toffolutti

Helene Benedetti, Samanta Di Persio, Alessandra Arezzo, Andrea Bagaglio, Leopoldo Pileggi, Marco Bazzoni, Maurizio Aloisi, Christina Pacella, Patrizia Angelozzi, Lorena Coletti, Eileen Forsythe, Stefano Seproni

Porto Sant’Elpidio (Marche) 19 giugno ore 11.30 piazzale della stazione

 


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