Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - CULTURA
Vendemmiati: "Il mio film su Aldrovandi. Era arrivato il momento di raccontare la storia lasciando da parte le notizie"
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di Elisabetta Reguitti

Vendemmiati: "Il mio film su Aldrovandi. Era arrivato il momento di raccontare la storia lasciando da parte le notizie"

“Nella vita di un giornalista, dopo 20 anni di cronaca, arriva il momento di fermarsi. Di rimettere le mani nel proprio archivio e dentro di sé e scegliere di raccontare una storia lasciando da parte la notizia”. È la scelta di Filippo Vendemmiati che ha realizzato il film documentario "E' stato morto un ragazzo", titolo suggerito dalla frase che riferì agli agenti un amico di Gabriele Sandri il tifoso laziale morto  25 novembre 2007, in un'area di servizio,  ucciso da un pallottola sparata  a decine di metri di distanza da un  poliziotto. Il film parla del pestaggio, l'inchiesta e il processo sull'uccisione avvenuta il 25 settembre 2005 di Federico Aldrovandi lo studente 18 enne di Ferrara. Per il quale la sentenza di primo grado ha condannato  a tre anni e sei mesi quattro poliziotti accusati di omicidio colposo.
Filippo ha deciso che era venuto il momento di riprendere tutti gli appunti, le registrazioni, le testimonianze e le immagini (soprattutto quelle impresse nella sua mente) e raccontare una storia ancora aperta dopo la sentenza che ha condannato a tre anni e sei mesi i quattro poliziotti accusati di omicidio colposo.
Prodotto da Marcello Corvino (Promo music) in collaborazione con l'Associazione Articolo21, con il contributo di Cinecittà, con le immagini di Rai teche e patrocinato da Regione Emilia Romagna, il film verrà presentato alla mostra del cinema di Venezia l'8 settembre.

Perché questo film?
All'inizio doveva essere un libro, un semplice resoconto di cronaca. Poi però qualcosa è cambiato soprattutto nel modo di occuparmi di questa vicenda. E' cambiato nel momento in cui Patrizia Moretti, la mamma di Federico, ha aperto il blog. Fino a quel momento io, cronista, avevo creduto alla versione ufficiale dei fatti. Mi ero basato su delle false certezze della prima versione ufficiale che voleva il ragazzo ucciso per un mix di droghe. In qualche modo ho sentito il bisogno di raccontare in modo diverso quel fatto. Era arrivato il momento di raccontare la storia lasciando da parte le notizie.
 
E da quel momento cosa è successo?
 Per prima cosa sono andato da Patrizia e Lino per parlare del mio progetto. Senza il loro permesso non avrei mai realizzato questo film. Marcello Corvino non mi ha fatto neppure finire di raccontare che già mi aveva detto di sì. Debbo però ringraziare anche Beppe Giulietti di Articolo21, Roberto Natale della Fnsi, così come Simone Marchi per il montaggio delle immagini, Marino Cancellari (riprese) e Barbara Scaramucci di Rai teche. Abbiamo lavorato esattamente per un anno. Spulciando immagini e frammenti del processo: circa 300 cassette registrate. Ho ripreso tutti i miei quaderni. Era troppo importante per me realizzare questo film.
 
Perché?
Era un momento particolare della mia vita professionale. Da futuro capo Rai della redazione di Bologna mi sono trovato ad essere un ex futuro capo Rai della redazione di Bologna. La vicenda di Federico mi ha convinto che era venuto il momento di fermarmi e fare qualcosa che sentivo di dover fare. Questo film è un punto di vista autocritico rispetto a questa professione. Rispetto al modo di fare giornalismo. Questo è tutto quello che ha significato all'inizio perché poi, alla fine, quello che contava era fare questo film. A tutti i costi.
 
Come si sviluppa la narrazione del film?
Da alcuni spezzoni video di un giovanissimo Federico al mare, ai secondi che hanno preceduto la lettura della sentenza del giudice Francesco Maria Caruso. Attimi di pura tensione che riassumono cinque anni di odissea giudiziaria. Una sentenza dettagliatissima nelle motivazioni che racconta il punto di vista giudiziario senza nascondere altri punti oscuri che ancora persistono.
 
Dopo la mostra del cinema di Venezia?
 Ci sarà la prima nazionale a Ferrara in occasione del quinto anniversario della morte di Federico.


Letto 6856 volte
Dalla rete di Articolo 21