Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - INTERNI
"Nelle nostre comunità i membri di chiesa gay e lesbiche chiedono, e a pieno titolo, di poter vedere riconosciuti i loro diritti". Intervista a Maria Bonafede, pastora e moderatora della Tavola valdese
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di Gian Mario Gillio*

"Nelle nostre comunità i membri di chiesa gay e lesbiche chiedono, e a pieno titolo, di poter vedere riconosciuti i loro diritti". Intervista a Maria Bonafede, pastora e moderatora della Tavola valdese

Benedizione delle coppie omosessuali; i 150 anni dell’Unità d’Italia; una chiesa sempre più multietnica che vive l’universalità della fede cristiana; l’Otto per mille che nell’anno in corso ha registrato un significativo incremento grazie all’aumento delle firme alla Chiesa valdese da parte dei contribuenti.  Questi i temi affrontati dal Sinodo delle chiese valdesi e metodiste che si tiene in questi giorni a Torre Pellice (To), capoluogo delle “valli valdesi” del Piemonte.

Ieri si è discusso dei 150 anni dell’Unità d’Italia, una ricorrenza  fortemente sentita dal protestantesimo storico italiano.
L’Unità d’Italia dev’essere non solamente il ricordo del 1861, ma una occasione per pensare all’Italia di oggi. Come protestanti celebreremo questo anniversario con grande convinzione, ma lo faremo anche per esprimere la nostra preoccupazione per la deriva democratica, culturale ed etica del nostro paese. Ci preoccupa molto un sistema di corruzione arrivato a livelli devastanti. Corruzione che da sempre esiste, è vero, ma che oggi viene “spettacolarizzata” e pretende immunità.

Si parla di una Chiesa “alla svolta” rispetto al tema della benedizione delle coppie omosessuali, è vero? Cosa vuol dire benedire le coppie omosessuali?
Nelle nostre comunità i membri di chiesa gay e lesbiche chiedono, e a pieno titolo, di poter vedere riconosciuti i loro diritti e di poter benedire le loro unioni. Sarà tema di discussione oggi. Le posizioni all’interno della nostra chiesa sono ovviamente le più diverse. Ritengo importante il fatto che le nostre chiese possano discutere serenamente e che si possa arrivare ad un documento che contenga le indicazioni per il confronto futuro. Molti membri del sinodo, domenica al culto d’apertura,  hanno sfilato con il triangolo rosa, simbolo con il quale venivano identificate le persone omosessuali internate nei campi nazisti. Proprio per denunciare l’indifferenza e l’arretratezza del nostro paese rispetto al riconoscimento dei diritti civili delle persone omosessuali. Ribadiamo che è necessario che il nostro paese formuli delle leggi sulle unioni civili. Nella chiesa, invece, desideriamo che si possa arrivare ad un atto liturgico, che ovviamente ancora non è previsto.
Le chiese valdesi e metodiste sono sempre più multietniche grazie alla presenza di credenti che provengono da altri paesi del mondo. Cosa vuol dire oggi essere Chiesa insieme?
Vuol dire cambiare il proprio modo di pensare, cambiare le nostre abitudini liturgiche, musicali, insomma riuscire a trovare una nuova veste che possa coprire noi e loro. Inoltre l’incontro ci avvicina anche alle ingiustizie che questi fratelli e sorelle subiscono nel nostro paese: discriminazione, difficoltà a trovare case e lavoro. Le nostre chiese attraverso la fraternità nei loro confronti sono anche investite di un grosso problema sociale e politico e quindi devono farsi araldi e sostenitori della libertà e dei diritti nell’Italia di oggi.

* Pubblicata su l'Unità


Letto 3849 volte
Dalla rete di Articolo 21